La Cascata delle Marmore

La Cascata delle Marmore, formata dal Velino e dal Nera, affluenti del Tevere, è una delle attrazioni naturalistiche più visitata in Umbria, benché sia una cascata artificiale, ha origini antichissime che risalgono già all’epoca romana, nel 271 a.C: è in questa data che il console romano Manio Curio Dentato con un ingegnoso intervento idraulico, fece costruire un canale al fine di far defluire le acque che stagnavano del Velino nella Sabina (pianura reatina), pericolose per la popolazione vicina, verso il fiume Nera. L’intervento fu cosi chiamato e conosciuto nel tempo come “Cavo Curiano”.
Altri interventi fatti per contrastare gli allagamenti nei periodi di piena dei fiumi risalgono al 1422, a cura dell’ingegnere Aristotile Fioravanti e affidati da Braccio Fortebraccio da Montone. In quest’occasione fu realizzato un nuovo canale chiamato “reatino”. Altri interventi risalgono nel 1547 da Antonio Da Sangallo, su commissione di Papa Paolo III con la costruzione di un terzo canale. Nel 1601 l’architetto Giovanni Fontana realizzò il canale “clementino” in onore di Papa Clemente III. Infine nel 1787 l’architetto Andrea Vici fece l’ultimo intervento che consegnò alla Cascata delle Marmore l’aspetto attuale.

Ad oggi la Cascata delle Marmore risulta la più alta cascata artificiale d’Europa.

CURIOSITÀ

  • Il nome deriva dalla ricchezza di carbonato di calcio sulle rocce che ricorda il marmo bianco.
  • Oggi la Cascata non è solo un’importante attrazione turistica e naturalistica per la ricchezza di flora e fauna, dalle alghe, muschi, felci, insetti, pesci, rettili, uccelli e piccoli mammiferi, ma è anche utilizzata per la produzione idroelettrica.
  • La Cascata non è sempre aperta a pieno regime (Attenti agli orari di apertura così da non perdere questo affascinante momento!!), e questo permette di ammirare la bellezza e la ricchezza della vegetazione che si mostra quando il flusso d’acqua della cascata è chiusa. La sua apertura viene annunciata attraverso un segnale acustico. Meravigliosa la vista dell’acqua che si getta con forza e crea, nelle giornate di sole, un meraviglioso arcobaleno. È possibile accedere alla Cascate sia dal Belvedere superiore sia dal Belvedere inferiore.
  • La notte le acque della cascata, quando aperte, sono illuminate da un impianto di illuminazioni a led.
  • La bellezza del Parco della Cascate delle Marmore è data anche dal poter ammirare lungo il percorso le grotte che l’acqua ha scavato nei secoli con stalattiti e stalagmiti nel travertino: alcune si possono visitare e la più famosa è la GROTTA DEGLI INNAMORATI

UNA ROMANTICA LEGGENDA

Lo Gnefro, una creatura fatata e leggendaria della cultura popolare umbra, narra la storia della ninfa di nome Nera invaghita del pastore Velino. La dea Giunone, che non accettava un amore tra una ninfa e un essere umano, trasformò la ninfa Nera in un fiume. Velino, credendo che la Ninfa Nera stesse affogando in quelle acque sino ad allora sconosciute, vi si gettò. Giove però, intenerito dal puro amore, trasformò anche il pastore Velino in fiume. Da allora il fiume Nera e fiume Velino poterono stare insieme per l’eternità.

LO SAPEVI CHE

  • Il soprano Gina Palmucci, profondamente innamorata del suo territorio, essendo di origini ternane, scelse come suo nome d’arte Nera Marmora;
  • La Cascata delle Marmore è stata dipinta da diversi pittori e raccontate da importanti letterali come Lord Byron;
  • È presente in molti film come Intervista di Federico Fellini nel 1987, la Sindrome di Stendhal di Dario Argento nel 1996, e ancora in fiction come Don Matteo;
  • Nel 2011 è la location per il concerto con l’orchestra
    “I Filarmonici di Roma” e nel 2012 il concerto per il “Tributo a Sergio Endrigo” di Simone Cristicchi;
  • Nel 2017 è protagonista della campagna pubblicitaria per la promozione del Turismo in Umbria insieme alla ex tuffatrice italiana Tania Cagnotto;
  • A gennaio 2023 è stata la location per la prova in esterna della trasmissione MasterChef.

 

SCOPRI LA CASCATA DELLE MARMORE

Le Acque dell'Umbria

Luisa Spagnoli

Oltre la Moda e il Cioccolato, una Donna Filantropa all’Orizzonte

Luisa Spagnoli, un nome che evoca immediate immagini di moda raffinata e golosità cioccolatose. Tuttavia, il suo retaggio va ben oltre le passerelle e le prelibatezze. Oggi, vogliamo svelare il lato meno conosciuto di questa straordinaria donna: la sua anima filantropa.

Per chi, come me, ha avuto la fortuna di vagare per la pittoresca collina di Santa Lucia in giovane età, non era affatto raro incrociare dei coniglietti d’angora fuggiti dai giardini di Luisa.
Dopo le devastazioni della Seconda Guerra Mondiale, Luisa Spagnoli si appassionò a questi adorabili animali, iniziando non solo a crearne una collezione, ma a intuire un segreto che avrebbe rivoluzionato il mondo della moda: l’arte di pettinare, piuttosto che tosare, questi conigli.
Un gesto gentile che permetteva di ottenere un filato dalla morbidezza senza precedenti, un tessuto che coccolava la pelle come nessun altro.

E che dire dei suoi deliziosi cioccolatini? Il Bacio Perugina è un nome conosciuto in tutto il mondo, ma c’è un’altra tavoletta che porta il suo nome, una creazione che alcuni perugini chiamano affettuosamente “Carrarmato“, forse come omaggio alla sua tenacia e alla sua forza d’animo.

E infine, non possiamo dimenticare il contributo di Luisa Spagnoli alla creazione della Città della Domenica, il primo parco a tema d’Italia, nato grazie all’ingegno di suo figlio Mario nel 1963. Decise di trasformare i terreni di sua proprietà sul monte Pulito, nel quartiere di Ferro di Cavallo a Perugia, in un parco per il tempo libero delle famiglie, una sorta di città ideale che doveva inizialmente prendere il nome di “Spagnolia“.
Di enormi dimensioni per l’epoca (oltre 43 ettari di terreno), il parco presenta, immersi nella fittissima vegetazione umbra, aree faunistiche e strutture tematiche fiabesche.

Luisa Spagnoli è stata molto di più di una semplice icona di moda e cioccolato. È stata una donna visionaria, una filantropa generosa e un’ispirazione per le generazioni future. La sua eredità va ben oltre i confini delle passerelle e dei cioccolatini, un esempio luminoso di come la passione, la dedizione e la gentilezza possano plasmare il mondo a beneficio di tutti.



Credit photo by:
Cittàdelladomenica.it
NestlèItalia.it
Ilverdemondo.it
Kongnews.it
IlDenaro.it

Finale Nazionale Under 19 maschile

Prenota ora e paga dopo!

    Ho letto l'informativa e autorizzo il trattamento dei dati secondo quanto riportato nellaPrivacy Policy
    Autorizzo l'invio di comunicazioni commerciali (facoltativo)

    L’Umbria da Fiction

    L’Umbria da Fiction
    Benvenuti in Umbria, nel cuore verde dell’Italia, una Regione che incanta con la sua bellezza naturale e il suo fascino storico. Ma c’è qualcosa di magico nell’Umbria che va oltre i suoi paesaggi mozzafiato e le sue città medievali: è il luogo dove la magia del cinema e della televisione prende vita!
    In questo viaggio cinematografico, esploreremo i luoghi incantati dell’Umbria che sono servito da sfondo per film e fiction, portando sullo schermo la ricchezza della sua cultura e della sua storia.

    Città della Pieve e “CARABINIERI”
    Città della Pieve caratterizzata dai suoi edifici in mattoni rossi e situata al confine tra l’Umbria e la Toscana, è stata forse la prima location in Umbria a fare da sfondo per avvincenti inseguimenti tra criminali e carabinieri, nella Fiction “Carabinieri” e che ha fatto da trampolino di lancio nella carriera da attori come Manuela Arcuri, Martina Colombari, Lorenzo Crespi…
    La caserma dei carabinieri è stata collocata in via Maddalena 34 in un istituto tecnico.
    Il celebre Bar Pippo, frequentato dai protagonisti della fiction, si trova invece in Piazza Matteotti, ed è ancora oggi attivo.

    Assisi e “CHE DIO CI AIUTI
    Assisi è stata la protagonista delle ultime stagioni della celebre fiction Rai “Che Dio ci aiuti”.
    Girovagando per le strade della città, è possibile identificare gli edifici storici di Assisi che fungono da cornice alle avventure di Suor Angela, interpretata dall’attrice Elena Sofia Ricci, che attraversa il centro storico a bordo del suo ormai iconico pulmino blu. Location delle riprese sono state anche la maestosa Basilica Papale di San Francesco, la Basilica di Santa Chiara e la Cattedrale di San Rufino. Molti dei dialoghi tra Suor Angela e Suor Costanza, interpretata dall’attrice Francesca Chillemi, sono state girate, per esempio, nella chiesetta di San Giacomo de Muro Rupto.

    Perugia e “LUISA SPAGNOLI”
    Perugia
    , la pittoresca capitale dell’Umbria, è stata il set per numerose produzioni cinematografiche e televisive: una tra queste, trasmessa nel 2016, è la serie televisiva dedicata a Luisa Spagnoli (ne avevamo parlato qui), imprenditrice lungimirante e creatrice del marchio di moda che porta il suo nome e del famoso Bacio Perugina, il cioccolatino con la nocciola ideato insieme al marito Francesco Buitoni.
    La scenografia si è sviluppata soprattutto in piazza IV Novembre, tra la Cattedrale di San Lorenzo, la Fontana Maggiore e Palazzo Priori. Luisa Spagnoli, interpretata dalla bellissima e bravissima Luisa Ranieri, ha sfoggiato eleganti abiti d’epoca mentre percorreva Corso Vannucci, il corso principale di Perugia ma anche le suggestive scalette di Sant’Ercolano

    “DON MATTEO” tra Gubbio e Spoleto
    Gubbio
    , con le sue case di pietra e i vicoli stretti, è un vero tesoro medievale che ha attirato registi di tutto il mondo. La città è stata utilizzata come primo set per il film “Don Matteo”, prima di passare. Gubbio offre un’atmosfera autentica che ha reso la serie ancora più coinvolgente per gli spettatori. A Gubbio, in particolare, sono stati utilizzati la Chiesa di San Giovanni per la canonica e la chiesa della Fiction. Nella Piazza Grande, di fronte al Palazzo dei Consolo, invece, si trovata la caserma del maresciallo Cecchini, dove è ancora posizionato il tavolo delle partite a scacchi tra Don Matteo e il Maresciallo. Le famose passeggiate in bicicletta di Terence Hill – DON MATTEO, sono girare in Via Savelli, Via Piccardi e Via Baldassini.

    A Spoleto, invece, la maestosa Cattedrale di Santa Maria Assunta, conosciuta anche come Duomo di Spoleto, è la location iconica della serie. Questo capolavoro di architettura romanica ospita opere d’arte straordinarie e rappresenta uno dei luoghi più sacri della città. Nella trama di “Don Matteo”, la cattedrale ospita la Canonica, la Caserma dei Carabinieri e il Parlatorio.
    Poco distante si può ammirare Piazza della Signoria dove sono state girate molte scene della Fiction. Palazzo Bufalini è stato utilizzato per le riprese in esterna della Caserma dei Carabinieri.

    L’Umbria è molto più di un’incantevole regione italiana: è un mondo di possibilità per cineasti e registi che desiderano catturare la sua bellezza e il suo fascino senza tempo. Esplorare i luoghi dove sono stati girati film e fiction in Umbria è un modo affascinante per scoprire la regione da una prospettiva unica, attraverso gli occhi dei creatori cinematografici che hanno reso questi luoghi indimenticabili sul grande e piccolo schermo.

     

    La storia e le ricette della Pasqua in Umbria

    Ci si avvicina alla Pasqua e sulle tavole umbre, imbandite di leccornie e decorate dai profumi della primavera con i suoi colori e il dolce suono delle tortore canterine, non possono mancare due piatti tradizionali della cultura e enogastronomica umbra: il dolce Ciaramicola da gustare per la colazione oppure a fine pasto abbinato con un Vin Santo umbro da Grechetto e Trebbiano,  e la Torta al formaggio che accompagna salumi e antipasti ricchi e saporiti.

    La Ciaramicola e le sue origini
    Una ciambella conosciuta nei borghi perugini già nel XV secolo, è un dolce lievitato ricoperto di candida meringa e arricchita a adornata da colorati confettini. Il suo impasto interno di presenta di un coloro rosso/rosato conferito dal liquore che si utilizza per questo dolce: l’Alchermes, a base di cocciniglia, acqua di rose, vaniglia, cannella, chiodi di garofano e coriandolo. Un liquore italiano molto amato dalla famiglia dei Medici.

    Il nome Ciaramicola, etimologicamente, deriverebbe da diverse sfumature di significato:

    • Da Ciaramella: per la circolarità della sua forma;
    • Da Ciarapica: il nome dialettale della Cinciallegra, l’uccello della primavera;
    • Da Ciara: in riferimento alla meringa fatta da albume d’uovo o dalle chiare dell’uovo.

    La tradizione poi vuole che la Ciaramicola fosse un dolce che le fanciulle regalassero a Pasqua ai loro futuri mariti come buon auspicio.

    Un’altra tradizione importante del territorio umbro è legata alla festa di Sant’Ubaldo, patrono di Gubbio. In un testo del 1431 si legge, infatti, che la Ciaramigola venne fatta preparare e offrire agli eugubini in occasione della festa del Santo il 15 maggio.

    Infine, capita spesso di trovare la Ciaramicola con 5 “ciuffetti” di meringa, in rappresentanza de cinque Rioni Perugini: Porta Santa Susanna rappresentata dal colore azzurro dei confettini (per l’orientamento verso il Lago Trasimeno della Porta), Porta Eburnea dal colore verde (gli orti), Porta Sant’Angelo dal colore rosso (la spada dell’Angelo), Porta San Pietro dal colore giallo (come il grano), Porta Sole bianca come la meringa e come la luce del sole (il sole infatti è il simbolo di questa Porta).

    La ricetta della Ciaramicola
    Ingredienti per la ciambella:

    • 550gr di farina 00
    • 250 gr di zucchero
    • 150gr di strutto (alternativa burro)
    • 4 uova
    • 1 bustina di lievito per dolci
    • Scorzetta di 1 limone
    • 200ml di Alchermes

    Ingredienti per la meringa:

    • 100 gr di albumi
    • 200 gr di zucchero
    • 1 cucchiaino di cremar tartaro

    Per la decorazione:

    • Confettini di zucchero colorati

    Procedimento:
    Cominciamo col montare uovo e zucchero fino a ottenere una spuma omogenea alla quale aggiungeremo la farina e il lievito setacciati, lo strutto a temperatura ambiente, la scorzetta di limone grattugiata ed infime l’Alchermes. Dopo aver amalgamato tutti gi ingredienti, la versiamo in una teglia imburrata. In forno per 45 minuti circa a 160°C.
    Per la meringa montiamo a neve ad alta velocità gli albumi con il cremar tartaro e gradualmente lo zucchero. Dovrà risultare ferma, soffice e lucida.
    Una volta che la ciambella sarà fredda, la ricopriamo di meringa e infine con gli zuccherini colorati.  Di nuovo in forno per 25 minuti per far cuocere la meringa a 90°C.

    La Torta al formaggio
    Un lievitato ricco di formaggio e sapori tipico delle festività Pasquali in Umbria ma che si mangia e consuma tutto l’anno proprio per la sua bontà, la semplicità e la facilità di abbinamento con i salumi, soprattutto il capocollo e la norcineria.
    Non di rado la Torta al Formaggio viene mangiata a colazione la mattina di Pasqua, ecco perché è conosciuta anche con il nome di Torta di Pasqua.
    Nel De Agri Coltura, Catone scrive di una torta al formaggio famosa soprattutto a Tuoro sul Trasimeno.

    La ricetta della Torta di Pasqua

    Ingredienti:

    • 500gr di farina 00
    • 100gr di parmigiano grattugiato
    • 75gr di pecorino grattugiato
    • 10gr di lievito di birra
    • 100 ml di olio evo
    • 150m di latte
    • 100gr di formaggio emmentaler
    • 4 uova
    • 10gr di sale
    • Pepe qb

    Procedimento
    Iniziamo con il sciogliere il lievito del latte intiepidito. In una terrina, mescolare farina, pecorino e parmigiano, uova, il latte con il lievito ed infine l’olio a filo e cominciare ad impastare bene fino a fare amalgamare bene tutti gli ingredienti e a ottenere un panetto omogeno e liscio. Aggiungere il sale, il pepe e l’emmentaler a tocchetti molto piccoli o grattugiato. Porre l’impasto in uno stampo imburrato e lasciarlo lievitare per 2 ore poi infornarlo a 180°C per circa un’ora.

     

     

    Copyright foto Torta al Formaggio by Spicchio d’Aglio

     

    Le Donne dell’Umbria

    In occasione dell’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, vogliamo celebrarlo con alcune delle figure femminili, simbolo dell’Umbria, terra ricca di storia, arte, cultura e spiritualità. Luisa Spagnoli, la Marchesa Elena Guglielmi, Maria Vittoria Semolesti, Santa Chiara d’Assisi e Santa Rita da Cascia…Donne simbolo di spirito imprenditoriale, fede e devozione, e ancora valori universali di forza, coraggio e indipendenza, che continuano ad ispirare donne e uomini di tutto il mondo.

    Luisa Spagnoli
    Un nome che evoca immediate immagini di moda raffinata e golosità cioccolatose. Tuttavia, il suo retaggio va ben oltre le passerelle e le prelibatezze.
    Dopo le devastazioni della Seconda Guerra Mondiale, Luisa Spagnoli si appassionò ai coniglietti d’angora iniziando non solo a crearne una collezione, ma a intuire un segreto che avrebbe rivoluzionato il mondo della moda: l’arte di pettinare, piuttosto che tosare, questi animaletti.
    Un gesto gentile che permetteva di ottenere un filato dalla morbidezza senza precedenti, un tessuto che coccolava la pelle come nessun altro.

    E che dire dei suoi deliziosi cioccolatini? Il Bacio Perugina è un nome conosciuto in tutto il mondo, ma c’è un’altra tavoletta che porta il suo nome, una creazione che alcuni perugini chiamano affettuosamente “Carrarmato “, forse come omaggio alla sua tenacia e alla sua forza d’animo.

    Santa Chiara d’Assisi
    Nata ad Assisi nel 1194, nata Chiara Offreduccio degli Scifi, meglio conosciuta come Santa Chiara, fu una figura rivoluzionaria del suo tempo. Amica e seguace di San Francesco, Chiara rinunciò alla sua vita agiata per abbracciare una vita di povertà e servizio. Fondatrice dell’Ordine delle Clarisse, mise al centro della sua esistenza la preghiera e la dedizione agli altri, diventando un modello di forza interiore e determinazione.

    Santa Rita da Cascia
    Santa Rita, nata Margherita Lotti a Roccaporena, vicino a Cascia, nel 1381, è conosciuta in tutto il mondo come la santa dei casi impossibili. La sua vita fu segnata da grandi sofferenze e sfide, dalla sua giovinezza, quando fu costretta a sposarsi contro la sua volontà, fino alla morte dei suoi figli e alla malattia del marito. Nonostante le avversità, Santa Rita trovò rifugio nel monastero agostiniano di Cascia, dove visse fino alla sua morte nel 1457. La sua tomba, situata nel Santuario di Santa Rita da Cascia, attira ogni anno migliaia di fedeli e visitatori, testimoniando il potere della speranza e della perseveranza anche nelle situazioni più disperate.
    Elena Guglielmi e Maria Vittoria Semolesti 
    All’inizio del Novecento, la marchesa Elena Guglielmi portò sull’Isola Maggiore nel lago Trasimeno la tecnica di lavorazione del merletto a punto Irlanda, ispirata alle tradizioni nate nei monasteri irlandesi alla fine del XIX secolo, secondo l’antica arte dei merletti di Venezia. Invece di essere realizzato con ago e fuselli, la particolarità di questo merletto viene creato a uncinetto utilizzando un filato estremamente sottile. Nel 1963, l‘isolana Maria Vittoria Semolesti riavviò l’attività fondando una cooperativa di merlettaie per la vendita del merletto d’Irlanda.


    Credit photo by:
    Cittàdelladomenica.it
    NestlèItalia.it




     

    La Bastiglia Boutique Hotel Spa & Ristorante

    La Bastiglia Boutique Hotel Spa & Ristorante

    In questo hotel elegante e suggestivo, arroccato nel centro storico di Spello, nella parte più alta e panoramica dell’incantevole borgo medievale, collezioni di mobili antichi, ceramiche, quadri e sculture d’ autore arredano l’interno delle secentesche mura in pietra, coniugando raffinatezza e design moderno.

    Situato in posizione tranquilla, tra gli argentei ulivi della Valle Umbra, offre una magnifica vista di Assisi (6 km distante), adagiata alle falde del Parco del monte Subasio, la montagna incantata di San Francesco.

    Servizi

    Accettazione gruppi

    Ammessi animali piccola taglia

    Aria condizionata

    Asciugacapelli

    Bar

    Cassetta di sicurezza

    Centro benessere/SPA

    Family room

    Frigo-bar

    Garage

    Gluten free

    TV - TV Sat

    internet - Wi-fi gratuita

    Lavanderia

    Noleggio bici

    Parcheggio

    Parco/Giardino

    Piscina

    Piscina coperta

    Ristorante

    Sala Congressi

    Sauna

    Solarium

    Transfer da/per aeroporto

    Richiedi informazioni




      Ho letto l'informativa e autorizzo il trattamento dei dati secondo quanto riportato nellaPrivacy Policy
      Autorizzo l'invio di comunicazioni commerciali (facoltativo)

      Mappa

      Gallery

      Hotel Nyers

      Hotel Nyers

      L’albergo Nyers è una piccola struttura situata a Perugia nella zona residenziale di ferro di cavallo.

      Offriamo alloggi turistici a prezzo contenuto con possibilità di colazione in stanze private provviste di bagno privato, biancheria, tv, internet e balcone.
      I nostri punti di forza sono: la vicinanza all’uscita della superstrada Perugia – Ferro di Cavallo, il collegamento con i mezzi pubblici per recarsi alla stazione e la prossimità allo stadio Renato Curi e Pala Barton che ospitano diversi eventi sportivi e musicali in vari periodi dell’anno.

      Come struttura turistica offriamo il servizio di pernottamento e colazione o solo pernottamento, oltre che sconti per soggiorni prolungati o agevolazioni con ditte per il soggiorno del personale lavorativo.

      Servizi

      Accesso disabili

      Accettazione gruppi

      Ammessi animali piccola taglia

      Aria condizionata

      Asciugacapelli

      Gluten free

      internet - Wi-fi gratuita

      Parcheggio

      Parco/Giardino

      Transfer da/per aeroporto

      TV - TV Sat

      Richiedi informazioni




        Ho letto l'informativa e autorizzo il trattamento dei dati secondo quanto riportato nellaPrivacy Policy
        Autorizzo l'invio di comunicazioni commerciali (facoltativo)

        Mappa

        Gallery

        Hotel Dei Duchi

        Hotel Dei Duchi

        L’Hotel dei Duchi di Spoleto, immerso nel verde parco Ancajani, si affaccia sul Teatro Romano, l’ex monastero di S. Agata e la valle, respirando un’aria di storia, cultura e spettacolo. Ogni zona dell’albergo è finemente arredata, assicurando il massimo comfort. Il Ristorante offre una ricca carta di raffinati piatti preparati con ingredienti della tradizione Umbra e sapientemente elaborati dal nostro Chef. Il Giardino dei Duchi è un incantevole, piccolo bosco ove nella stagione più calda è possibile mangiare godendo della fresca ombreggiatura di pini secolari.

        Il servizio mantiene la classe e la tradizione che hanno sempre contraddistinto l’Hotel dei Duchi, dove la priorità, nonostante la frenetica vita moderna, rimane quella di far sentire l’Ospite a casa propria. Il parcheggio privato, dotato di due efficienti postazioni di ricarica per auto elettriche, è disponibile su prenotazione al costo di Euro 10,00 al giorno.

        In alternativa, è disponibile il parcheggio coperto “SpoletoSphera” a soli 250 metri, provvisto di percorso meccanizzato ed ascensori con uscita di fronte all’hotel, al costo giornaliero di Euro 5,00 con ticket fornito dall’Hotel.

        Le aree comuni dell’Hotel dei Duchi offrono un’ampia e confortevole Hall, un accogliente e panoramico lounge bar e una sala Tv. Si accettano piccoli animali in camera ma è vietato il loro ingresso al Ristorante

        Servizi

        Accesso disabili

        Accettazione gruppi

        Ammessi animali piccola taglia

        Aria condizionata

        Ascensore

        Asciugacapelli

        Bar

        Cassetta di sicurezza

        Family room

        Frigo-bar

        internet - Wi-fi gratuita

        Lavanderia

        Parcheggio

        Parco/Giardino

        Ristorante

        Sala Congressi

        Solarium

        Transfer da/per aeroporto

        TV - TV Sat

        Gluten free

        Richiedi informazioni




          Ho letto l'informativa e autorizzo il trattamento dei dati secondo quanto riportato nellaPrivacy Policy
          Autorizzo l'invio di comunicazioni commerciali (facoltativo)

          Mappa

          Gallery

          Hotel Villalago

          Hotel Villalago

          Situato a 200 m dalle rive del Lago Trasimeno, l’Hotel Villalago a gestione familiare occupa un tradizionale edificio umbro a Sant’Arcangelo di recente ristrutturazione. Offre un campo da tennis, calcetto beach volley una piscina con giardino sdraie ed ombrelloni e camere in stile rustico con soffitti con travi a vista. Parcheggio gratuito privato.

          Le camere del Villalago sono tutte dotate di aria condizionata, wi-fi, frigobar cassaforte asciugacapelli e TV. Ci sono anche appartamenti indipendenti con cucina.
          Ogni mattina vi attende un abbondante colazione a buffet. Il ristorante serve piatti della cucina locale, al bar potrete gustare ottimi cocktail caffetteria e la tipica torta al testo Umbra.

          Potrete noleggiare biciclette per esplorare la zona lacustre la pista ciclabile passa proprio davanti la struttura. Ci sono percorsi per trekking. Perugia dista 20 km dalla struttura, mentre Assisi è raggiungibile in 30 minuti di auto, Cortona dista solo 20 minuti.

          Servizi

          Accesso disabili

          Accettazione gruppi

          Ammessi animali piccola taglia

          Aria condizionata

          Asciugacapelli

          Bar

          Campo da calcio

          internet - Wi-fi gratuita

          Piscina

          Ristorante

          Transfer da/per aeroporto

          TV - TV Sat

          Family room

          Cassetta di sicurezza

          Richiedi informazioni




            Ho letto l'informativa e autorizzo il trattamento dei dati secondo quanto riportato nellaPrivacy Policy
            Autorizzo l'invio di comunicazioni commerciali (facoltativo)

            Mappa

            Gallery