Il Pozzo di San Patrizio: un’opera idraulica pioneristica

Correva l’anno 1527 quando all’architetto fiorentino Antonio da Sangallo il Giovane fu commissionata la costruzione di un Pozzo nel cuore della città di Orvieto, un’opera che si sarebbe rivelata poi una vera e propria impresa pioneristica e all’avanguardia.
A ordinare l’incarico fu l’allora Pontefice Clemente VII, durante il Sacco di Roma, che desiderava dare alla città che gli dava rifugio (dopo esservi arrivato travestito da ortolano), un approvvigionamento di acqua sempre disponibile, soprattutto durante i periodi difficili come assedi (o carestie). Fu anche coniata successivamente una medaglia, oggi conservata nei Musei Vaticani, con inciso “ut populus bibat” – “perché il popolo beva”.

Inizialmente il Papa aveva immaginato il Pozzo ad uso della rocca fortificata della Fortezza dell’Albornoz (da qui il nome “Pozzo della Rocca”). Dobbiamo attendere l’800 per l’attuale nome Pozzo di San Patrizio.

Avanguardia Rinascimentale
L’architetto Sangallo progettò il Pozzo a forma cilindrica, profondo 58 metri, partendo e prendendo ispirazione dalla scala a chioccola della Villa del Belvedere in Vaticano con un design elicoidale di scalini (ben 248) progettati in modo che non si creassero ingorghi di persone, e infatti chi scendeva e chi saliva, aveva la propria “via” libera, soprattutto chi vi si recava con i muli.
72 sono le finestre che illuminano il pozzo fino a raggiungere la penombra in profondità, dove vi si trova un piccolo ponte a collegare le due scalinate.
Il Pozzo, completato nel 1537, fu costruito scavando nel tufo (Orvieto è famosa proprio per i suoi terreni tufacei e le gallerie di tufo dove oggi si conservano e affinano molti vini famosi Orvietani) e poi nell’argilla sino ad arrivare alla falda acquifera di origine naturale.
All’ingresso vi si legge “quod natura munimento inviderat industria adiecit – ciò che non aveva dato la natura, procurò l’industria”, una chiara celebrazione dell’ingegno umano al servizio della natura.

Il Pozzo e l’Irlanda
Come accennato, il nome Pozzo di San Patrizio, arrivo nell’800 per volere dei frati del Convento dei Servi che erano a conoscenza della leggenda del “santo irlandese”, San Patrizio custode di una grotta così profonda da non avere un fondo tanto da essere riconosciuto come Purgatorio di San Patrizio (ed una volta raggiunto il fondo superando delle “prove” si potesse accedere poi al Paradiso) e che il pozzo fosse persino collegato all’Irlanda, dove il Santo fece opera di evangelizzazione, e spesso trovava nel Pozzo un momento di riflessione e di preghiera. Fu così’ che il Pozzo divenne una meta sacra più che militare. Oggi meta turistica e culturale di grande impatto ed emozionalità.

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Gli Etruschi tra Perugia e Orvieto

UMBRIASI RACCONTA IL PERUGINO

UmbriaSì racconta il Perugino, Il Meglio Maestro d'Italia

 

C’è stato grande fermento in questi mesi in Umbria per i preparativi della grande Mostra dedicata al Perugino il Divin Pittore.
Dal 4 marzo si tiene a Perugia la mostra per il 500imo anniversario dalla morte di Pietro Vannucci alla Galleria Nazionale dell’Umbria fino all’11 giugno, dal nome il Meglio Maestro d’Italia” così come fu definito nel 1500 da Agostino Chigi, grande estimatore d’arte e mecenate del suo tempo.
Ripercorriamo insieme la vita del Perugino, le sue opere artistiche, per farvi vivere l’arte del Divin Pittore che riecheggia non solo in tutta l’Umbria e Italia, ma in tutto il mondo.

Pietro di Cristoforo Vannucci
Nato nel 1448 a Città della Pieve e morto nel 1523 a Fontignano, da una famiglia benestante e importante nel panorama politico umbro; difatti il padre del Perugino, Cristoforo di Pietro di Giovanni, nel 1459 ricoprì la carica di Priore di Città della Pieve.
Il nome Vannucci, come era nota la famiglia, deriva dal nome del bisnonno, Giovanni, conosciuto con il diminutivo di Vannuccio.
Tanti gli appellativi che ne contraddistinsero l’arte, la produzione e la fama oltre la definizione di “Miglior Maestro d’Italia”, di Divin Pittore, così come si legge nei versi del Pittore Giovanni Santi, padre di Raffaello, di cui fu maestro, e “Il Perugino” al di fuori dei confini regionali. Perugia, infatti, era ben più nota e florida dal punto di vista di produzioni artistiche, rispetto ad altre città umbre.

Pietro Vannucci, poco più che ventenne, iniziò la sua formazione artistica proprio a Città della Pieve, in botteghe di pittori senesi. Nel 1460 è già riconosciuto per il suo talento tanto da essere apprendista accompagnatore ad Arezzo di Piero della Francesca. Dieci anni dopo, frequenta la bottega più famosa di Firenze, quella di Andrea Verrocchio in cui si pratica l’arte dell’oreficeria, della scultura e della pittura. L’ambiente fiorentino da modo a Pietro Vannucci di conoscere e venire in contatto con altri artisti come Botticcelli, Filippo Lippi e Leonardo.
Nel 1472 il Perugino termina il suo apprendistato e comincia la sua carriera di pittore dopi essersi iscritto alla Compagnia di San Luca come “dipintore”.
Una sua importante opera perduta, ma testimoniata dal pagamento effettuato in suo favore, fu la  commissione della decorazione della Sala Grande del Palazzo dei Priori da parte del Comune di Perugia nel 1475.
La fama del Perugino continua a crescere e dal 1478 sarà impegnato a Roma, per volontà di Papa Sisti IV, per la decorazione della Basilica di San Pietro in Vaticano prima, e la Cappella Sistina dopo, con la famosa scena della “Consegna delle Chiavi” (in cui è visibile un autoritratto del Pittore). In questa occasione entrerà in contattato con altri pittori come Cosimo Rosselli, Bernardino di Betto Betti detto il Pinturicchio e Luca Signorelli

Nel 1493 sposa a Fiesole la donna che sarà per lui la sua grande Musa ispiratrice, soprattutto per i volti delle Madonne da lui dipinte (come la Madonna con Bambino e Madonna con Bambino tra i santi Giovanni Battista e Sebastiano), Chiara Fancelli, figlia dello scultore e architetto Luca Fancelli, allievo del Brunelleschi. Dal loro matrimonio nacquero 5 figli, ed ella decise di stabilirsi a Firenze, in considerazione anche del fatto che il Divin Pittore avesse a Firenze, oltre che a Perugia, la sua bottega.
Il Divin Pittore nel 1498 è chiamato ad affrescare la Sala del Collegio del Cambio (sede del cambiavalute) con il Ciclo delle Virtù.
Dal 1500, il Perugino si dedica alla realizzazione opere nella sua Umbria, testimoniata dalla presenza dei tratti tipici della regione come dolci colline e paesaggi ricchi di verde a Città della Pieve, sua terra natìa, ma anche Spello Foligno, Panicale, Trevi e Perugia.

 

Il Divin Pittore muore nel 1523 di peste bubbonica a Fontignano, e sepolto sotto di un albero. Nel 1925 furono ritrovati i suoi resti accanto a pentolini di colore. Nel 1929 fu posto nell’urna con l’epigrafe PETRVS-PERVSINVS-PICTOR e trasferito nella chiesa di Santa Maria dell’Annunziata, sempre a Fontignano, dove probabilmente il Perugino stava dipingendo “La Madonna con Bambino” commissionata nel 1521 dalla confraternita dell’Annunziata.

Credit foto:
Nation Gallery of Art

 

Le ricette Umbre di Carnevale

#INCUCINA CON UMBRIASI

Vi avevamo parlato del Carnevale, delle sue origini e dei dolci tradizionali dell’Umbria in questo articolo.
Oggi qui vi riportiamo le ricette del Carnevale:
Preparate il grembiulino, la spianatoia e pronti ad impastare e poi gustare!

LE FRAPPE

Ingredienti

Per l’impasto
500 gr di farina 00
3 uova
Buccia di limone qb
1 cucchiaino di lievito in polvere
250 g di burro
100 gr di zucchero
1 pizzico di sale

Per la frittura
1 litro di olio di semi di arachidi

Per decorare

Zucchero a velo/miele o alchermes

Procedimento

Creare sulla spianatoia una fontana di farina e disporre al centro il lievito in polvere, cominciare a mischiare farina e lievito, poi sempre al centro aggiungere uova, la buccia di limone (fate attenzione alla parte bianca del limone che è più amaricante) e il pizzico di sale. Una volta amalgamati gli ingredienti, aggiungere il burro a temperatura ambiente e lo zucchero. L’impasto sarà pronto quando risulterà liscio, omogeneo e che si staccherà facilmente dalle mani. Lasciate riposare l’impasto  30 minuti coperta da una pellicola.
Trascorsi i 30 minuti, stendere l’impasto con un mattarello sino a formare una sfoglia non troppo sottile. Con la rondellina tagliate la sfoglia a striscioline di forma rettangolare con un piccolo taglio al centro dove far passare in mezzo un’estremità della frappa, simulando un fiocco.
Friggete le frappe in olio caldo per circa 5 minuti. Una volta pronte e raffreddate, decoratele con zucchero a velo, miele o alchermes come più vi piace!

LE CASTAGNOLE

Ingredienti
Per l’impasto
230 gr di farina 00
2 uova

½ Bustina di lievito per dolci
4 Cucchiai di zucchero
1 bicchierino di liquore (mistrà, sambuca)
50 ml di latte a temperatura ambiente
2 cucchiai di olio di oliva extra vergine 
Buccia di limone q.b
1 pizzico di sale

Per friggere
Abbondante olio di semi di arachide

Per decorare
Zucchero a velo/miele o alchermes e confettini colorati

Procedimento
Rompete in una ciotolina le uova e mescolare con lo zucchero fino ad avere una consistenza spumosa e leggera. Lo zucchero deve essere ben amalgamato. Aggiungete la sambuca, e a filo il latte e l’olio ed infine la buccia di limone grattugiata (attenzione alla parte bianca, come sopra!). Mescolare il tutto fino a far amalgamare bene tutti gli ingredienti. Aggiungete poi la farina e il lievito fino ad ottenere una consistenza simile ad una pastella.
Lasciate riposare il composto coperto per circa 10-15 minuti.

Versate la pastella in olio caldo (aiutateti con un cucchiaio per formare le palline) e giratele a metà cottura. Una volta pronte, decorate con zucchero miele alchermes e zuccherini colorati

N.B Ci sono delle varianti che prevedono di farcirle anche con crema, crema al cioccolato o panna!

GLI STRUFOLI

Ingredienti
Per l’impasto
400 gr di farina
6 uova
6 cucchiai di zucchero
1 bicchierino di Mistrà o Sambuca
1 Buccia di limone e succo di limone
1 tazzina di latte
25 g di lievito per dolci
6 cucchiaini di olio di oliva extra vergine

Per friggere
2 litri d’olio di semi di arachide

Per decorare
Miele

Procedimento
Con una frusta, sbattete i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere una consistenza spumosa, Montate a neve i restanti albumi e uniteli ai tuorli e amalgamate bene. Aggiungete la bucci di limone e a filo l’olio e il latte.
Aggiungete poco alla volta la farina, il lievito, il succo di limone e il liquore. Impastate fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo. Cospargetelo con dell’olio e copritelo con un canovaccio per lasciarlo riposare almeno 2 ore.

In olio caldo, fate scivolare le palline di impasto. Per aiutare l’impasto a restare tondeggiante fate roteare piano la padella (con i manici) in cui state friggendo gli strufoli (mi raccomando state attenti!)
Una volta raffreddati, cospargeteli di miele sciolto a bagno maria.

 

LA CICERCHIATA UMBRA

Ingredienti
Per l’impasto
300 gr di farina 00
30 gr di burro
3 uova
1/2 buccia di limone grattugiata
Alchermes qb

Per friggere
2 litri d’olio di semi di arachide

Per decorare
400 gr di Miele
confettini colorati
frutta secca tipo mandorle tagliate a lamelle
100 gr di canditi

Procedimento
Su di una spianatoia, impastate fino ad ottenere una consistenza omogenea e liscia, la farina, con le uova, la buccia di limone, il burro a temperatura ambiente e il liquore.
Creare dei salsicciotti dall’impasto da cui ricavare le palline irregolari tagliare con un coltello e friggetele in olio caldo. Scaldare il miele e una volta sciolto, versare le palline fritte e amalgamare bene. Poi aggiungere i confettini, i canditi e le mandorle a piacere.
Tagliare quindi a lamelle 150 gr. di mandorle sbucciate.

 

LA CRESCIONDA SPOLETINA

Ingredienti
50 gr di farina 00
70 gr di zucchero
4 uova
500 ml di latte

200 gr di amaretti

50 ml di liquore mistrà

100 gr di cioccolato fondente

1 buccia di limone grattugiata

Procedimento
Con un frullino o un mixer, frullate gli amaretti. Procedete poi montando i tuorli con lo zucchero fino ad una consistenza spumosa; aggiungete poi il cioccolato tritato, il liquore e il latte a filo. In ultimo gli amaretti e la farina poco alla volta, insieme al limone grattugiato.
Montate gli albumi a neve che verranno poi uniti al composto dal basso verso l’alto.

Imburrate e infarinate una teglia (da 24 cm di diametro) e infornate 180° per 60 minuti.

Credit foto:

 UmbriaTourism
Antonio Gravante
Forchettiere.it
Ricette “2Amiche in Cucina”
Fonte Cesia
Kasanova

I dolci di Carnevale in Umbria

L’antico detto latino recita “semel in anno licet insanire – una volta l’anno è lecito impazzire”. 

Le Origini del Carnevale

Il fil rouge che lega il Carnevale, la festa della maschera o del mascheramento per eccellenza, in tutto il mondo pare essere proprio il concetto quanto più lontano da quello che i romani chiamavano mos maiorum, il buon costume, la morale.
Ma prima di arrivare ai romani, facciamo qualche passo indietro.
L’origine del Carnevale risale a be 4000 anni fa con gli egizi e i riti in onore di Iside, Dea della fertilità.
Con i romani , la Festa del Carnevale, viene fatta coincidere con i Lupercali, in onore del Dio Luperco, simbolo della fertilità romana. Il periodo, sia per egizi che per i romani, viene celebrato a fine febbraio.

Tra sacro e profano
Il Carnevale, tra banchetti, feste e maschere, diviene così una sorta di “livella” sociale: un travestimento che nasconde lo status di appartenenza e permette a tutti di mettere da parte la rigidità morale per un giorno.
Con il Cristianesimo, il Carnevale dal latino “carnem levare”, il martedì grasso diviene l’ultimo giorno mangiare carne prima di astenersi dal consumarla durante il periodo della Quaresima ma anche l’ultima occasione per riempirsi la pancia di dolci ricchi di zuccheri!

I dolci di Carnevale in Umbria
 Che sia egizio, romano o cristiano, i “motivi” del Carnevale sono il travestimento (il mascherarsi) e il consumo di cibo, soprattutto dolci!
Vediamo quali sono quelli tipici in Umbria:

  • Le Frappe
    Striscioline di sfoglia dolce a forma di fiocco. Ricoperte di zucchero alchermes o ancora miele, possono essere sia fritte (come da ricetta originale) che nella variante più “light” al forno. Il risultato è in ogni caso una sfoglia croccate, dolce e gustosa.
  • Le Castagnòle
    Il nome deriva proprio dal ricordare delle piccole castagne con la loro forma tondeggiante. L’impasto è composto di farina, uova, zucchero, lievito e un liquore aromatico. Anche questi dolci, come da tradizione, sono fritti facendo particolare attenzione a farli dorare fuori e cuocere ben bene dentro, aiutandoli a restare tondi durante la cottura muovendo la padella in senso rotatorio. Ricoperti poi da zucchero, miele o alchermes.

 

  • Gli Strufoli
    Tradizionali del Perugino, ricordano le castagnole con la differenza di avere una pasta più morbida e sono, diversamente, di dimensioni più grandi. Sono poi ricoperti da dolcissimo miele colante.
  • La Cicerchiata umbra
    Dal nome della Cicerchia umbra, un legume tondeggiante, la cicerchiata è corona di palline dolci e ricoperte di miele.

 

  • La Crescionda spoletina
    Con questo dolce ci spostiamo a Spoleto con la sua Crescionda.
    Originariamente preparata con brodo di gallina, o lo strutto, infatti conosciuta anche come “crescia unta” per essere particolarmente grassa, si aggiungeva poi zucchero, formaggio, cioccolato e pangrattato. O ancora la versione preparata con le mele e frutta secca. Oggi la sua ricetta sposa la modernità utilizzando cioccolato, latte e amaretti. E’, altresì, riconosciuta come Prodotto Agroalimentare Tradizionale Umbro.

Credit foto:

 UmbriaTourism
Antonio Gravante
Forchettiere.it
Ricette “2Amiche in Cucina”

Hotel Giotto & SPA

Hotel Giotto & SPA

Hotel Giotto & SPA- 4 Stelle

Assisi (Pg)

Il Giotto Hotel & Spa si trova in Via Fontebella ad Assisi, in una posizione ideale per raggiungere la Basilica di San Francesco, che dista solamente 200 metri.

La struttura è una raffinata residenza storica, situata in uno splendido edificio del XV secolo, che gode di una magnifica vista a 180 gradi sulla vallata umbra.

Il Giotto Hotel & Spa offre un’esperienza culinaria senza pari con il suo ristorante L’Estasi.

La ISHTAR SPA CLUB del Giotto Hotel & Spa offre ai suoi ospiti servizi benessere come massaggi, trattamenti viso e corpo, sauna e bagno turco, per regalarsi un momento di relax.

Giotto Hotel & Spa è anche la location ideale per organizzare eventi speciali come matrimoni, compleanni e ricorrenze. La sala Archi con vista panoramica può ospitare fino a 200 persone e offre un ambiente romantico ed elegante. Il Belvedere Lounge, invece, è perfetto per organizzare meeting e conferenze fino ad un massimo di 100 persone, in un’atmosfera unica ed indimenticabile.

Servizi

Accesso disabili

Accettazione gruppi

Ammessi animali piccola taglia

Aria condizionata

Ascensore

Asciugacapelli

Bar

Cassetta di sicurezza

Centro benessere/SPA

Family room

Sauna

Frigo-bar

Garage

Gluten free

Internet e Wi-fi

Parcheggio

Parco/Giardino

Solarium

Piscina coperta

Ristorante

Sala Congressi

TV - TV Sat

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    Hotel Europalace

    Hotel Europalace

    Hotel Europalace – 4 Stelle

    Todi (Pg)

    Situato alle pendici del colle di Todi e a soli 5 minuti di auto dal centro storico, l’Hotel Europalace offre un’ottima risposta alle esigenze di comfort, efficienza e riservatezza, ideale per riunioni, congressi e appuntamenti d’affari.

    Disponibilità di un ampio parcheggio privato, completamente gratuito e con spazi idonei anche per gli autobus.

    L’ampia e accogliente Hall dell’albergo è dotata di connessione internet Wi-Fi e il Bar sempre a disposizione dei nostri ospiti.

    Accoglienza, Comfort e Relax in primo piano. L’Hotel è dotato di 72 camere, suddivise per tipologia e offerta differenziata:8 “Singole”, 55 “Standard”, 7 “Categoria Superior”, 2 “Family Room”. Ciascun ambiente, dotato di ogni comfort, offre i migliori servizi ed è seguito da personale attento e disponibile. L’arredo sobrio ed elegante, secondo lo standard internazionale, dispone di: aria condizionata, connessione Wi-Fi gratuita, frigobar, TV LCD e telefono.

    Servizi

    Accesso disabili

    Accettazione gruppi

    Ammessi animali piccola taglia

    Aria condizionata

    Ascensore

    Asciugacapelli

    Bar

    Family room

    Frigo-bar

    Gluten free

    Internet e Wi-fi

    Parcheggio

    Parco/Giardino

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    Sala Congressi

    TV - TV Sat

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      Hotel Gio’ Wine e Jazz Area

      Hotel Gio' Wine e Jazz Area

      Hotel Gio Jazz e Wine Area – 4 Stelle

      Perugia (Pg)

      Hotel Giò Wine e Jazz Area è un hotel diviso in due aree a tema Jazz e Vino, collegate da una originale galleria con video musicali e angoli d’ascolto. Un hotel, in ogni caso, da visitare! 

      L’Hotel si trova in centro città a Perugia, e dista 1 km dalla stazione ferroviaria e 200 mt dalla stazione del minimetrò che permette di raggiungere facilmente il centro storico in 5 minuti; la piazza ed il corso principali sono raggiungibili anche a piedi in 20 minuti e in 5 minuti con l’automobile. 

      33 concept room CameraCantina® vi attendono all’interno della Wine Area, dedicate al mondo del vino. Uniche, emozionali, che ricordano i colori e le atmosfere delle cantine di una volta. 

      97 Wine Room, nella Wine Area, sono dedicate al vino e ospitano, all’interno di essere, le “scri-vi-nie”, che espongono i vini selezionati dalla Enoteca Giò.

      76 camere dedicate al Jazz, nella Jazz Area dell’Hotel, sono di categoria superior, alcune hanno la poltrona massaggiante, altre la vasca idromassaggio, tutte sono fornite di un lettore CD e cd Jazz in omaggio. 

      Il nostro Ristorante-Enoteca, sede AIS, propone piatti della tradizione e una carta dei vini con più di mille etichette. Strettamente legato alla tradizione culinaria di Perugia, ogni giorno propone il menù alla carta. Tra gli altri servizi una palestra fitness interna e la piscina esterna sul tetto con solarium, internet point e possibilità di connettersi gratuitamente in Wi-Fi con il proprio PC, parcheggio esterno fino a 700 posti.

      Servizi

      Accesso disabili

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      Aria condizionata

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      Asciugacapelli

      Bar

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      Garage

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      Internet e Wi-fi

      Palestra

      Parcheggio

      Parco/Giardino

      Piscina

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        Hotel Fonte Cesia

        Hotel Fonte Cesia

        Hotel Fonte Cesia – 4 Stelle

        Todi (Pg)

        Benvenuti nel nostro affascinante hotel, proprio nel centro di Todi, in Umbria. La nostra professionalità e la calda gentilezza vi faranno vivere l’autentica ospitalità umbra. Ospitato in un antico e nobile edificio del XVII secolo, meravigliosamente restaurato, l’Hotel Fonte Cesia è la fusione perfetta tra design, comfort e storia. Le 36 camere dell’Hotel, di cui 6 Junior Suites, sono arredate in elegante stile classico ma dotate di tutti i moderni comfort.

        All’interno della struttura, sono visitabili antichi pozzi, la Chiesa di S.Benedetto del XIII sec e una cisterna di epoca romana. Proponiamo l’atmosfera raffinata del Ristorante Le Palme per i vostri momenti importanti e per i vostri soggiorni con il suo bellissimo ed ampio terrazzo che sovrasta la Fonte Cesia del 1600.

        L’hotel è anche un luogo ideale per eventi, la sala convegni ed eventi è ospitata in una splendida sala che un tempo era la chiesa di San Benedetto, del XIII secolo. Grazie alla posizione centrale di Todi, situata lungo l’autostrada E45, l’Hotel è la base ideale per visitare la città e l’Umbria.

        La location è ideale sia per il turismo religioso, siamo vicinissimi a Collevalenza e a soli 60 km da Assisi, sia per il turismo sportivo e outdoor come walking-tour, cicloturismo e motociclismo con i tanti cammini ed itinerari  da poter seguire. Su richiesta, organizziamo: visite di Todi e l’Umbria, visite in cantina, visite degustazione di Olio EVO; visite al Teatro piccolo di Montecastello.

        Servizi

        Accesso disabili

        Accettazione gruppi

        Ammessi animali piccola taglia

        Aria condizionata

        Ascensore

        Asciugacapelli

        Bar

        Cassetta di sicurezza

        Family room

        Frigo-bar

        Gluten free

        Internet e Wi-fi

        Lavanderia

        Parcheggio

        Ristorante

        Sala Congressi

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          Hotel Cristallo

          Hotel Cristallo

          Hotel Cristallo – 4 stelle

          Assisi (Pg)

          La storia dell’Hotel Cristallo inizia il 1° aprile 1993, come moderno Hotel 3 stelle.

          Nel 1995 viene rilevato dalla Famiglia Mencarelli ed entra a far parte della storica azienda Mencarelli Group, un’istituzione nella storia della ristorazione e della ospitalità da oltre 50 anni. Nel 2007 a seguito di numerose migliorie e di un’opera di ristrutturazione delle camere, l’Hotel passa alla categoria 4 stelle e nel 2014 inizia la gestione del giovane e dinamico gruppo alberghiero Tau Group.

          L’Hotel Cristallo grazie alla sua perfetta posizione a Santa Maria degli Angeli, gode di una splendida vista su Assisi, che lo rende sistemazione ideale sia per viaggi di lavoro che per vacanze con la famiglia.

          L’Hotel offre inoltre spazi attrezzati e funzionali per Convegni e Meeting e il Ristorante degli Angeli con le sue ampie sale e la sua tipica cucina umbra è a disposizione per ogni occasione.

          Servizi

          Accesso disabili

          Accettazione gruppi

          Ammessi animali di piccola taglia

          Aria condizionata

          Ascensore

          Asciugacapelli

          Bar

          Cassetta di sicurezza

          Family room

          Frigo-bar

          Gluten free

          Internet / Wifi

          Parcheggio

          Ristorante

          Sala congressi

          TV - TV Sat

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            Borgo La Chiaracia Resort &SPA

            Borgo La Chiaracia Resort & SPA

            Borgo La Chiaracia Resort & SPA – 5 stelle

            Castel Giorgio (Tr)

            Situato sull’Altopiano dell’Alfina che si affaccia sul lago di Bolsena, Borgo La Chiaracia Resort & SPA è circondato da un paesaggio pittoresco, un quadro naturale che cambia con il trascorrere delle stagioni.

            Un’eleganza raffinata caratterizza le 26 camere e suite in cui gli arredi sono stati selezionati con cura per riflettere le forme ed i colori della campagna umbra.

            La struttura ricettiva di Borgo La Chiaracia Resort & SPA  è composta da tre casali, uniti da un percorso al coperto.

            L’esperienza gourmet a Borgo La Chiaracia Resort & SPA è incentrata sul ristorante Radici: una parte fondamentale dell’albergo, un posto dove ospitalità, gusto, esperienza, ricerca, condivisione e benessere s’intrecciano.

            Oltre a Ristorante Radici a disposizione dei nostri ospiti abbiamo il Ristorante Pagoda, che propone una cucina semplice, in cui la protagonista è sempre la qualità della materia prima.

            L’area meeting di Borgo La Chiaracia Resort & SPA presenta una forte fusione fra spazi fisici e virtuali, ormai inscindibili nell’era dello smart working. Cloud, Internet of Things, Intelligenza Artificiale e Realtà Aumentata ampliano le funzionalità delle nostre sale meeting.

            SPA Livinna, un gioiello incantevole di Borgo La Chiaracia Resort & SPA, dove vengono suggeriti percorsi olistici, dedicati alle specifiche esigenze di uomini e donne in una dimensione di relax ed armonia. La SPA propone una gamma di trattamenti per nutrire, rinnovare, rafforzare e ringiovanire attraverso la tecnologia innovativa CPM TECH di Physia e Livya™.

            Servizi

            Accesso disabili

            Accettazione gruppi

            Aria condizionata

            Ascensore

            Asciugacapelli

            Bar

            Cassetta di sicurezza

            Centro benessere/SPA

            Frigo-bar

            Garage

            Gluten free

            Internet e Wi-fi

            Lavanderia

            Palestra

            Parcheggio

            Parco/giardino

            Piscina

            Piscina coperta

            Ristorante

            Sala congressi

            Sauna

            Transfer da/per aeroporto

            TV - TV Sat

            Richiedi informazioni




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