La storia del Presepe di San Francesco

L’Umbria è una terra di antiche tradizioni e profonda spiritualità. Con l’articolo di oggi dal sapore natalizio ci immergeremo in una delle tradizioni più significative: il Presepe di San Francesco di Assisi.
Questa rappresentazione sacra è una testimonianza del patrimonio culturale e religioso umbro, un’icona di fede e devozione che attrae visitatori da tutto il mondo.

La Nascita del Presepe di San Francesco
Il Presepe di San Francesco ha radici antiche che affondano nel XIII secolo.
La storia narra che nel 1223, San Francesco d’Assisi, il Patrono d’Italia e fondatore dell’ordine francescano, creò la prima rappresentazione vivente del Presepe nella città umbra di Greccio, che quest’anno festeggia l’ottavo centenario della prima rappresentazione. Il Presepe fu un vero e proprio dono alla nascita di Gesù Cristo e San Francesco ha così dato inizio a una tradizione che dura da secoli in tutta l’Italia e oltre.

La rappresentazione del Presepe a Greccio  fu concepita da  San Francesco come una grotta spoglia, con una mangiatoia logora, e al centro il Santo con le sue preghiere, gli inni alla vita, i canti santi e la sua profonda devozione.
È in questa atmosfera che il Bambin Gesù si fa presente.

Oggi come allora, il Presepe non è solo una rappresentazione artistica, ma anche un potente simbolo spirituale. Rappresenta, infatti,  l’umiltà, la semplicità e l’amore che San Francesco aveva per il bambino Gesù. Questa tradizione incarna l’essenza della fede cristiana e la importanza di riflettere sui veri valori del Natale: l’amore, la compassione e la condivisione.

La Magia del Presepe Umbro
Ogni anno, nel periodo natalizio, i piccoli borghi e le città dell’Umbria si animano con la magia del Presepe di San Francesco. Le strade si riempiono di luci scintillanti, musiche natalizie e l’aria si impregna di profumo di castagne arrostite e vin brulé.
I cittadini si dedicano con passione alla creazione di scenari intricati e dettagliati che raffigurano la natività. Case, strade e piazze vengono trasformate in veri e propri dipinti viventi, che catturano l’attenzione e l’ammirazione di residenti e turisti.

Il presepe umbro si distingue per la sua autenticità e per la cura dei dettagli, che catturano l’essenza della vita quotidiana dell’epoca. Le statuine, realizzate con maestria da artigiani locali, sono spesso fatte a mano e dipinte con colori vivaci, donando al presepe un realismo toccante.

Visitare l’Umbria durante il Periodo Natalizio
Per chiunque voglia vivere questa esperienza unica, visitare l’Umbria durante il periodo natalizio è un’esperienza indimenticabile. Oltre a contemplare i meravigliosi Presepi di San Francesco, i presepi viventi nei diversi borghi storici e medievali, ci sono sparsi i Mercatini di Babbo Natale in location suggestive come quello di Perugia nella Rocca Paolina, o ancora l’Albero più grande del mondo a Gubbio o l’Albero più grande del mondo sull’acqua sul Lago Trasimeno…

Non perdere questi fantastici appuntamenti, ti aspettiamo per il tuo Natale in Umbria!

 

Il tuo Natale in Umbria

Scopri la nostra collezione dedicata al Natale: lasciati inspirare per la tua vacanza

Umbria: novembre mese del gusto

Umbria: novembre nel mese del Gusto

L’Umbria, nota come il “cuore verde dell’Italia,” è una regione che incanta i visitatori con la sua bellezza naturale, il suo ricco patrimonio culturale e, naturalmente, la sua lunghissima e buonissima tradizione enogastronomica. Novembre è il mese del gusto dedicato alle eccellenze umbre come il tartufo, l’olio, il vino, le castagne

Il tartufo: un delizioso segreto ben custodito
Questo prezioso fungo sotterraneo è un vero tesoro dell’Umbria e un elemento fondamentale della sua cucina tradizionale. Non tutti sanno che il Cuore Verde d’Italia è uno dei luoghi migliori al mondo per trovarlo. Qui, tra i boschi rigogliosi e le colline ondulate, crescono varietà prelibate di tartufo nero e bianco.

Il tartufo nero pregiato (Tuber Melanosporum Vittadini) lo si trova soprattutto a Norcia o a Spoleto. La maturazione avviene da novembre fino ai primi giorni di marzo. La sua area di diffusione va dal corso del Nera, del Corno e del Sordo, le montagne spoletine, i Monti Martani, i Monti di Trevi e il Subasio.
Il tartufo nero umbro è noto per il suo sapore intenso e terroso. È spesso utilizzato in piatti di pasta, come le tagliatelle al tartufo, o grattugiato sopra le uova o il risotto per un tocco lussuoso. Il suo sapore si sposa perfettamente con formaggi stagionati e carne rossa, creando una sinfonia di sapori.

Il tartufo bianco (Tuber Magnatum Pico), più raro e pregiato. La zona di produzione va dall’Alta Valle del Tevere, all’Eugubino Gualdese fino all’Orvietano. Matura da ottobre a dicembre (salvo alcune zone molto fredde, può spingersi fino a gennaio). Ama il pioppo, il salice, l’albanella ma anche la quercia, il cerro e il carpino.
Predilige zone boscose, nella vicinanza dei fiumi e i versanti più interni delle colline.
Ognuno di questi ha le sue caratteristiche distintive e i suoi abbinamenti culinari preferiti.

Il tartufo bianco con il suo aroma delicato e fragrante, è considerato un vero gioiello culinario. Si abbina magnificamente con piatti semplici come risotto, pasta fresca o carpaccio di carne. Tuttavia, la sua vera bellezza si rivela nei piatti che permettono al suo sapore di brillare, come un uovo al tegamino con tartufo bianco grattugiato.

I sapori dell’Umbria: abbinamenti perfetti con il vino come un Montefalco Rosso DOC oppure un Grechetto con un passaggio in legno

Alla scoperta dell’oro verde dell’Umbria: l’olio extravergine d’oliva
L’Umbria non solo è famosa per i suoi pittoreschi paesaggi e le affascinanti città medievali, ma anche per un tesoro culinario che è essenziale nella cucina italiana: l’olio extravergine d’oliva.

Grazie ai suoi terreni fertili, al clima favorevole per una maturazione molto lenta e alla dedizione dei suoi agricoltori l’Umbria è rinomata per la produzione di olio extravergine d’oliva di alta qualità, con il suo sapore ricco e fruttato, con note di erbe aromatiche e un leggero pizzico piccante e un tasso di acidità estremamente contenuto. Questo elisir dorato è estratto da olive appena raccolte, spremute a freddo per preservare tutte le sue proprietà benefiche e il gusto autentico.

Le principali varietà d’olive sono:
Moraiolo, nella menzione geografica dei Colli Assisi – Spoleto.
Frantoio, prevalente nei Colli Martani , nei Colli Amerini, e nei Colli del Trasimeno.
Leccino, presente nei Colli Orvietani.
San Felice, presente nella sottozona dei Colli Martani.
Agogia (o Agocia), tipica del lago Trasimeno.
Pendolino, agente impollinatore del Moraiolo e del Frantonio

Niente rende omaggio all’olio extravergine d’oliva come una semplice bruschetta umbra. Tosta del pane croccante e sfregaci sopra uno spicchio d’aglio. Aggiungi pomodori a cubetti, basilico fresco, sale e, ovviamente, un generoso filo d’olio extravergine d’oliva umbro. È un piacere per il palato che esalta il sapore del pane croccante e dei pomodori maturi.

Il nettare umbro: il vino e le sue armoniose sinfonie gastronomiche
L’Umbria è una regione vinicola straordinaria, nota per i suoi vini ricchi di carattere e personalità. Da Montefalco, Torgiano l’Orvietano, la zona di Assisi etc, i vigneti umbri producono vini rossi corposi come il Sagrantino di Montefalco, vini bianchi eleganti come il Grechetto e il Trebbiano Spoletino e spumanti raffinati come il Metodo Classico e ancora i vini Muffati, un nettare dorato ottimo con abbinamenti di formaggi.
Questi vini sono il risultato della passione degli enologi locali e delle varietà di uve autoctone, coltivate con cura nelle colline assolate dell’Umbria.

Gli abbinamenti perfetti:
Sagrantino di Montefalco con gli arrosti di carne, il Grechetto con piatti di pesce, lo Spumante umbro abbinato agli antipasti e il Vin Santo con i dolci tradizionali come il Panpepato o i Torcetti.

Sapore d’autunno attraverso le Castagne
L’autunno novembrino in Umbria è sinonimo di castagne, un frutto versatile che viene utilizzato in molteplici modi nella cucina locale. Dalle caldarroste tradizionali alle zuppe rustiche, dalle torte dolci alle creme vellutate, le castagne sono un elemento imprescindibile del patrimonio gastronomico umbro. La raccolta delle castagne coinvolge le comunità locali, creando un’atmosfera di calore e condivisione che permea l’intera regione.

Gli abbinamenti perfetti:
Zuppe di castagne fumanti e funghi Porcini, un goloso Risotto alle castagne e Pecorino Umbro o i dolci alle castagne con il Vino Passito.

L’Umbria è una destinazione da sogno per gli amanti dell’enogastronomia, con la sua cucina deliziosa, i suoi paesaggi incantevoli e il suo patrimonio culinario unico, questa regione vi regalerà un’esperienza indimenticabile. Buon viaggio e buon appetito!

 

In Umbria con Gusto

Scopri la nostra collezione dedicata al Gusto in Umbria, tra eccellenze enogastronomiche e i suoi meravigliosi Borghi Medievali

Cosa fare in Umbria a novembre? Te lo dice UmbriaSì

Novembre in Umbria: un viaggio tra sapori e cultura nel mese del Gusto!

L’Umbria è una regione ricca di storia, cultura e natura, che regala una varietà di esperienze per tutti i gusti.
In questo mese, il clima ancora mite e le giornate più corte, regalano un’atmosfera perfetta per poter assaporare l’Umbria!

1. FRANTOI APERTI
28 OTTOBRE – 26 NOVEMBRE

Il cuore verde dell’Umbria torna protagonista con Frantoi Aperti alla sua 26° Edizione! Una manifestazione gastronomica e culturale che celebra l’artigianalità e la nuova produzione dell’olio extra vergine di oliva umbro in tutte le sue sfumature, tra borghi storici e natura incontaminata, con visite e degustazioni nei frantoi tra suggestive cornici  verdi degli oliveti.

PRENOTA ORA la tua vacanza in Umbria con degustazione di Olio!

2. TARTUFO MON AMOUR 2023
28 OTTOBRE – 01 NOVEMBRE 
A GUBBIO

01 – 05 NOVEMBRE
A CITTA’ DI CASTELLO

Questo prezioso fungo sotterraneo è un vero tesoro dell’Umbria e un elemento fondamentale della sua cucina tradizionale: tra i boschi rigogliosi e le dolci colline ondulate, crescono varietà prelibate di tartufo nero e bianco. Il tartufo umbro è rinomato per il suo aroma inebriante e il suo sapore unico.

In Umbria con GUSTO:
SCOPRI ORA il Tartufo in Umbria!

3. I SECONDI D’ITALIA
03 -04 NOVEMBRE

In arrivo la primissa Edizione de  “I Secondi d’Italia – La buona carne in tavola dell’Alta Umbria” con protagonista Gubbio tra degustazioni, laboratori e incontri enogastronomici

Non perdere l’occasione e VISITA Gubbio 

4. RINASCIMENTO IN BOTTEGA – PERUGINO TRA I GRANDI DELLA STORIA
29 OTTOBRE 2023 – 28 GENNAIO 2024  

Visita la mostra “Rinascimento in bottega. Perugino tra i grandi della storia” a Perugia presso il Museo Civico del Palazzo della Penna in “occasione delle celebrazioni per il quinto centenario della morte del pittore Pietro Vannucci detto Il Perugino”. 

IMMERGITI nella storia di Perugia e del Perugino

5. UNTO XI EDIZIONE
21 OTTOBRE 2023 – 19 NOVEMBRE   

Ritorna ad Assisi, alla sua 11° Edizione, Unto (Unesco, Natura, Territorio, Olio), la  manifestazione dedicata al nuovo olio extravergine di oliva.

ASSAPORA Assisi tra gli uliveti

6. FESTA DEL VINO E DELLE CASTAGNE 
03 – 12 NOVEMBRE    

Festeggia quest’anno i suoi 45 anni la Festa del Vino e delle Castagne di San Martino in Colle, a Perugia, tra degustazioni di vino, castagne e specialità gastronomiche.

DEGUSTA Perugia tra vino e castagne 

Fiera dei Morti Perugia

Fiera dei Morti in Umbria: un affascinante viaggio tra tradizione e cultura

Dal 1° al 5 novembre 2023

Se siete alla ricerca di un’esperienza unica in Umbria, non cercate oltre. Ogni anno, a fine ottobre, la regione si risveglia con una festa unica nel suo genere: la Fiera dei Morti, la fiera più grande del Centro Italia.

Un’Antica Celebrazione Umbra
La Fiera dei Morti, prima conosciuta come “Fiera di Ognissanti”,  ha radici profonde nella tradizione umbra risalenti all’epoca medievale, a partire già dal 1260, come vero e proprio momento di scambio e commercio di prodotti di natura agricola, artigianale e ancora capi di bestiame, in preparazione della stagione invernale.

Oggi, la Fiera dei Morti è un vibrante mix di cultura, storia e festeggiamenti non solo umbri ma provenienti da tutto il mondo.

Uno dei punti focali della Fiera dei Morti è il mercato che si snoda nel centro storico di Perugia, lungo il Corso Vannucci e nel grande mercato di Pian di Massiano (facilmente raggiungibile tramite il Minimetrò) dove i venditori locali presentano una vasta gamma di prodotti artigianali e non, con la presenza del famoso Luna Park i “Baracconi” che quest’anno festeggia i suoi 100 anni.


Potrete trovare oggetti di ceramica, tessuti, gioielli e prelibatezze culinarie tradizionali dell’enogastronomia locale come la porchetta, i salumi locali e le zuppe ricche di sapore per non parlare poi del Tartufo umbro una prelibatezza autunnale che raggiunge il massimo della bontà in questo periodo dell’anno, ed ancora enogastronomia estera delle città gemellate con Perugia.


I colori vivaci dei prodotti e l’abilità artigianale dei venditori creano un’atmosfera magica che vi farà sentire come se foste immersi in un racconto di fiabe umbro.

La Fiera dei Morti in Umbria è un’occasione unica per immergersi nell’anima dell’Umbria, scoprendo la sua storia, la sua cucina e la sua gente. Se cercate un’esperienza autentica e memorabile in Italia, non dovete cercare oltre: la Fiera dei Morti vi aspetta a braccia aperte nelle pittoresche città umbre.

 

Scopri Perugia

Passeggiando tra la storia di Perugia

La storia di Eurochocolate

Eurochocolate: la dolce storia della festa del cioccolato

Il cioccolato, con la sua irresistibile dolcezza, ha sempre avuto il potere di catturare i cuori di milioni di persone in tutto il mondo. Ma c’è un luogo in Umbria e più precisamente a Perugia dove il cioccolato diventa protagonista assoluto, un evento che celebra questa prelibatezza culinaria in tutte le sue forme e sfumature: Eurochocolate, uno dei festival del cioccolato più famosi e amati al mondo.

Tutto ebbe inizio nel 1993, quando un giovane imprenditore italiano di nome Eugenio Guarducci, di ritorno dall’Oktoberfest di Monaco di Baviera, ebbe l’idea e il desiderio di creare un festival del cioccolato che celebrasse il meglio di questa prelibatezza e portarlo nella sua Perugia. Con grande passione e determinazione, Guarducci mise in piedi la prima edizione di Eurochocolate a Perugia, la pittoresca città nel cuore verde dell’Italia.

Perugia, con la sua ricca tradizione cioccolatiera risalente a Luisa Spagnoli, si rivelò il luogo ideale per ospitare un evento di questo genere. Il festival ebbe un inizio modesto, ma la sua reputazione crebbe rapidamente, attirando appassionati di cioccolato da tutto il mondo.

Negli anni successivi, Eurochocolate ha conosciuto una crescita costante, diventando uno dei festival del cioccolato più importanti a livello globale. Le strade di Perugia si riempivano di bancarelle che offrivano ogni tipo di prodotto al cioccolato artigianale immaginabile: praline, tavolette, truffles, cioccolatini e molto altro. Il festival non era solo una festa per gli amanti del cioccolato, ma anche un’opportunità per i produttori locali e nazionali di mostrare le loro creazioni e la loro arte. Oggi Eurochocolate, da dopo il Covid – 19, ha spostato la sua sede a Bestia Umbra a Umbria Fiere, ma lasciando tra i vicoli di Perugia qualche stand cioccolatoso per i più curiosi.

Oltre a deliziare il palato dei visitatori, Eurochocolate ha un obiettivo educativo. Il festival promuoveva la conoscenza del cioccolato, dalla sua storia millenaria alle moderne tecniche di produzione con laboratori, seminari, degustazioni di cioccolato o abbinamenti ai vini e liquori in cui esperti cioccolatieri spiegavano le sfumature della produzione di cioccolato e svelavano i segreti dei gusti unici dei vari tipi di cacao e ancora cooking show con dimostrazioni di Chef e Maestri cioccolatieri di fama mondiale.

Eurochocolate è una vera e propria esperienza culturale, un viaggio attraverso il mondo del cioccolato, dalla sua storia alle sue sfumature più moderne. Questo festival ha saputo conquistare i cuori di appassionati di cioccolato di tutte le età e nazionalità, dimostrando quanto possa essere potente il legame tra il cacao e l’umanità. Se amate il cioccolato, non c’è posto migliore in Europa per soddisfare la vostra passione di Eurochocolate. E, chissà, potreste persino scoprire nuovi lati di questa delizia che non avete mai immaginato.

Eurochocolate Perugia
13 -22 OTTOBRE

In Umbria con GUSTO:

  • Prenota la tua degustazione di cioccolato

    QUI;

  • Pacchetto cioccolato e vino 

Cosa fare in Umbria a ottobre? Te lo dice UmbriaSì

Ottobre in Umbria: Quando la magia autunnale abbraccia il cuore verde d’Italia!”

Cari amanti delle avventure autunnali e degli scenari mozzafiato, preparatevi a essere incantati!
L’Umbria, quella piccola gemma nascosta nel cuore verde d’Italia, si trasforma in un vero e proprio spettacolo naturale durante il mese di ottobre. Le foglie dorate e rosse dipingono il paesaggio, il profumo del cioccolato pervade l’aria e il buon vino scorre come un fiume. È il momento perfetto per esplorare questa regione incantevole. Ecco cosa fare in Umbria a ottobre

1.Corciano Castello di vino
6 – 8 OTTOBRE

Un vero e proprio percorso itinerante nel Borgo di Corciano, rinomato per essere tra i borghi più belli d’Italia. Passeggiate tra i vicoletti storici e caratteristici assaporando il nettare degli dei con la denominazione Trasimeno Doc.

SCOPRI CORCIANO con un Weekend gustoso in Umbria tra i borghi più belli d’Italia

2. Eurochocolate Perugia
13 -22 OTTOBRE
Il cioccolato,
con la sua irresistibile dolcezza, ha sempre avuto il potere di catturare i cuori di milioni di persone in tutto il mondo. Ma c’è un luogo in Umbria e più precisamente a Perugia dove il cioccolato diventa protagonista assoluto, un evento che celebra questa prelibatezza culinaria in tutte le sue forme e sfumature: Eurochocolate

In Umbria con GUSTO:

  • Prenota la tua degustazione di cioccolato

    QUI;

  • Pacchetto cioccolato e vino 

 

3. Spoleto Jazz 2023
20 OTTOBRE –  17 NOVEMBRE
Quattro virtuosi della musica provenienti da tutto il mondo faranno risplendere la straordinaria atmosfera di Spoleto, una delle città più culturalmente vivaci d’Italia e dell’Umbria, con le loro straordinarie performance.

SCOPRI SPOLETO: da Spoleto alle Marmore in bici

4. Mostra Tartufo bianco 
28 OTTOBRE – 1 NOVEMBRE
Con l’arrivo dell’autunno, Gubbio si trasforma in un luogo di novità, con l’irresistibile profumo del tartufo bianco che avvolge la città. Chef di fama internazionale, appassionati di gastronomia, food blogger e esperti si riuniscono durante il fine settimana più delizioso dell’anno, durante la Mostra Mercato del Tartufo Bianco e dei prodotti agroalimentari.

EXPERIENCE: scopri Gubbio con il trenino Gubbio Express m

Luisa Spagnoli

Oltre la Moda e il Cioccolato, una Donna Filantropa all’Orizzonte

Luisa Spagnoli, un nome che evoca immediate immagini di moda raffinata e golosità cioccolatose. Tuttavia, il suo retaggio va ben oltre le passerelle e le prelibatezze. Oggi, vogliamo svelare il lato meno conosciuto di questa straordinaria donna: la sua anima filantropa.

Per chi, come me, ha avuto la fortuna di vagare per la pittoresca collina di Santa Lucia in giovane età, non era affatto raro incrociare dei coniglietti d’angora fuggiti dai giardini di Luisa.
Dopo le devastazioni della Seconda Guerra Mondiale, Luisa Spagnoli si appassionò a questi adorabili animali, iniziando non solo a crearne una collezione, ma a intuire un segreto che avrebbe rivoluzionato il mondo della moda: l’arte di pettinare, piuttosto che tosare, questi conigli.
Un gesto gentile che permetteva di ottenere un filato dalla morbidezza senza precedenti, un tessuto che coccolava la pelle come nessun altro.

E che dire dei suoi deliziosi cioccolatini? Il Bacio Perugina è un nome conosciuto in tutto il mondo, ma c’è un’altra tavoletta che porta il suo nome, una creazione che alcuni perugini chiamano affettuosamente “Carrarmato“, forse come omaggio alla sua tenacia e alla sua forza d’animo.

E infine, non possiamo dimenticare il contributo di Luisa Spagnoli alla creazione della Città della Domenica, il primo parco a tema d’Italia, nato grazie all’ingegno di suo figlio Mario nel 1963. Decise di trasformare i terreni di sua proprietà sul monte Pulito, nel quartiere di Ferro di Cavallo a Perugia, in un parco per il tempo libero delle famiglie, una sorta di città ideale che doveva inizialmente prendere il nome di “Spagnolia“.
Di enormi dimensioni per l’epoca (oltre 43 ettari di terreno), il parco presenta, immersi nella fittissima vegetazione umbra, aree faunistiche e strutture tematiche fiabesche.

Luisa Spagnoli è stata molto di più di una semplice icona di moda e cioccolato. È stata una donna visionaria, una filantropa generosa e un’ispirazione per le generazioni future. La sua eredità va ben oltre i confini delle passerelle e dei cioccolatini, un esempio luminoso di come la passione, la dedizione e la gentilezza possano plasmare il mondo a beneficio di tutti.



Credit photo by:
Cittàdelladomenica.it
NestlèItalia.it
Ilverdemondo.it
Kongnews.it
IlDenaro.it

I templari a Gubbio

Benvenuti nel cuore dell’Umbria, dove la storia si fonde con il fascino dei Templari. Gubbio, una pittoresca città medievale nasconde segreti che risalgono all’epoca dei Cavalieri Templari. In questo articolo, vi porteremo in un viaggio nel tempo per scoprire il legame affascinante tra Gubbio e i Templari, offrendo una vista panoramica di questo antico ordine e delle sue tracce nel cuore di questa città.

La storia dei Templari
Per comprendere appieno l’influenza dei Templari a Gubbio, è fondamentale gettare uno sguardo alla loro storia. L’Ordine dei Templari, noto anche come i Cavalieri Templari, fu fondato nel XII secolo durante le Crociate in Terra Santa. Questi cavalieri monaci guerrieri erano famosi per la loro abilità militare, la loro devozione religiosa e la loro incredibile ricchezza.

I Templari ebbero un ruolo significativo nelle Crociate, difendendo i pellegrini cristiani e accumulando una vasta quantità di ricchezze e proprietà in tutto il mondo conosciuto. La loro influenza si estese anche in Italia, e Gubbio non fu un’eccezione. Da un famoso scritto di un nobile Eugubino si legge di un certo Cavaliere Battista Sforzolini:

 “Battista Sforzolini, cavaliere del Tempio di Gerusalemme, fu uno dei più prodi guerrieri del suo tempo; fu sempre il primo in tutti i più pericolosi azardi; non si sottrasse mai ai pericoli, quasi sormontò co’l valore, e co’l senno, e nelle più spaventose mischie diede à vedere, che un cuore generoso non trova pericolo, che lo spaventi “.

I Templari a Gubbio
Gubbio, con la sua posizione strategica e la sua importanza storica, divenne un importante centro per i Templari in Italia. Questa città era un crocevia cruciale per i viaggiatori e i pellegrini diretti a Roma e aveva un ruolo chiave nella rete di insediamenti Templari in Italia. Il processo dell’Inquisizione fu inaugurato a Gubbio, nel palazzo della Chiesa di Santa Croce della Foce e nel palazzo del Vescovado.
Tra Gubbio e i comuni limitrofi di Scheggia e Pascelupo, Scheggia, Costacciaro, Sigillo, Fossato di Vico…sono molte le tracce e simboli come le croci Templari che testimoniano la presenza dei Templari nella terra umbra.
Gubbio è un tesoro nascosto per gli appassionati di storia e per coloro che sono affascinati dalla storia dei Templari. Questo affascinante viaggio vi permetterà di scoprire i segreti di questo antico ordine e di immergervi nell’atmosfera unica di una città che ha mantenuto viva la sua eredità Templare nei secoli.

Mostaccioli

Nel mese di settembre, tipicamente conosciuto per la raccolta dell’uva e della vendemmia, troviamo un famoso dolce tradizionale dell‘Umbria: i mostaccioli

Secondo la tradizione i mostaccioli erano il dolce preferito di San Francesco che assaggiò questi biscotti “boni e profumosi”, come diceva il santo, durante il suo primo soggiorno romano.

Ad offrire quello che sarebbe diventato il suo perenne “peccato di gola” fu Jacopa de’ Settesoli, nobildonna romana, che divenne una collaboratrice del neonato movimento francescano e una cara amica di San Francesco tanto da chiamarla affettuosamente Frata Jacopa. Si racconta che tali dolci piacevano talmente tanto a san Francesco da desiderarli anche in punto di morte!

Ingredienti
Farina 600 g
Zucchero 200 g
Uvetta 50 g
Lievito di birra 50 g
Mosto 300 ml
Scorza di 1 limone
Olio extravergine d’oliva 2 cucchiai
Semi di anice (se graditi)

Preparazione
Dopo aver setacciato la farina, sistematela a fontana e aggiungete l’olio, lo zucchero, l’uva sultanina e i semi di anice. Impastate il tutto e, una volta sciolto il lievito di birra nel mosto, aggiungetelo al composto, continuando a impastare fino ad ottenere un impasto facilmente staccabile dal piano di lavoro.

A questo punto allungate l’impasto con le mani ottenendo un cilindro, tagliatelo in pezzetti e date ai vostri mostaccioli l’aspetto che preferite: a rombo o a forma di una piccola ciambella. Poi disponeteli sulla teglia con la carta da forno. Infornateli a 180 gradi e lasciateli cuocere per circa 30 minuti. Una volta pronti, spolverateci un po’ di zucchero a velo.

Curiosità
Il mosto cotto era un dolcificante tipico di tutta l’Italia contadina e si otteneva facendo cuocere per molte ore il mosto fresco in recipienti bassi e larghi di rame. Con il passare del tempo questo squisito ingrediente, ma di lunga preparazione, è stato sostituito dallo zucchero.

Il mosto cotto si produce pigiando uva ben matura, avente qualità zuccherina superiore a quella richiesta per la produzione del vino (23-25% di zuccheri), filtrandone successivamente il succo ottenuto. Dopo di ciò, il succo viene cotto in recipienti tradizionalmente di rame o terracotta, ma oggi sostituiti dall’acciaio inox. Una volta fatto bollire, si continua a cuocere a fuoco lento per varie ore, fino a che il liquido si restringe di un quarto rispetto al volume iniziale. In molte regioni del sud sono famosi i “mostaccioli”, dolci a base del mosto cotto, ma con una forma a rombo che li differenzia dalla nostra tradizione.

Copyright foto La gazzetta del gusto
Umbriatourism

Foliage in Umbria

Il Cuore Verde d’Italia in autunno si scalda di colori: l’Umbria da settembre si accende di rosso, giallo e arancione!

La natura dopo la calura estiva soffia tra i suoi colori più belli e abbandonando temporaneamente il verde si colora prima dell’arrivo dell’inverno. L’autunno in Umbria è fatto dell’odore delle foglie, della legna che brucia nei primi caminetti che si accedono.

E’ stagione di vendemmia e di molitura delle olive, quindi di ribollire dei mosti e dei frantoi dove assaggiare la bruschetta con l’olio nuovo.

Non perdere una passeggiata in bicicletta lungo la Strada del Sagrantino, dai vitigni color porpora, o una passeggiata nei boschi, come al Bosco di San Francesco in Assisi, dove ammirare il foliage autunnale, o vai con i bambini a raccogliere i ricci delle castagne nella zona di Città di Castello.

Noleggio Bici

Tra i filari del Sagrantino

Esplora il Bosco FAI

Gioiello naturale del paesaggio umbro, luogo di armonia e pace ai piedi della grandiosa Basilica di San Francesco in Assisi.

Esplora Città di Castello

La via di Francesco da nord in bici