Fiera dei Morti Perugia

Fiera dei Morti in Umbria: un affascinante viaggio tra tradizione e cultura

Dal 1° al 5 novembre 2023

Se siete alla ricerca di un’esperienza unica in Umbria, non cercate oltre. Ogni anno, a fine ottobre, la regione si risveglia con una festa unica nel suo genere: la Fiera dei Morti, la fiera più grande del Centro Italia.

Un’Antica Celebrazione Umbra
La Fiera dei Morti, prima conosciuta come “Fiera di Ognissanti”,  ha radici profonde nella tradizione umbra risalenti all’epoca medievale, a partire già dal 1260, come vero e proprio momento di scambio e commercio di prodotti di natura agricola, artigianale e ancora capi di bestiame, in preparazione della stagione invernale.

Oggi, la Fiera dei Morti è un vibrante mix di cultura, storia e festeggiamenti non solo umbri ma provenienti da tutto il mondo.

Uno dei punti focali della Fiera dei Morti è il mercato che si snoda nel centro storico di Perugia, lungo il Corso Vannucci e nel grande mercato di Pian di Massiano (facilmente raggiungibile tramite il Minimetrò) dove i venditori locali presentano una vasta gamma di prodotti artigianali e non, con la presenza del famoso Luna Park i “Baracconi” che quest’anno festeggia i suoi 100 anni.


Potrete trovare oggetti di ceramica, tessuti, gioielli e prelibatezze culinarie tradizionali dell’enogastronomia locale come la porchetta, i salumi locali e le zuppe ricche di sapore per non parlare poi del Tartufo umbro una prelibatezza autunnale che raggiunge il massimo della bontà in questo periodo dell’anno, ed ancora enogastronomia estera delle città gemellate con Perugia.


I colori vivaci dei prodotti e l’abilità artigianale dei venditori creano un’atmosfera magica che vi farà sentire come se foste immersi in un racconto di fiabe umbro.

La Fiera dei Morti in Umbria è un’occasione unica per immergersi nell’anima dell’Umbria, scoprendo la sua storia, la sua cucina e la sua gente. Se cercate un’esperienza autentica e memorabile in Italia, non dovete cercare oltre: la Fiera dei Morti vi aspetta a braccia aperte nelle pittoresche città umbre.

 

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Passeggiando tra la storia di Perugia

La storia di Eurochocolate

Eurochocolate: la dolce storia della festa del cioccolato

Il cioccolato, con la sua irresistibile dolcezza, ha sempre avuto il potere di catturare i cuori di milioni di persone in tutto il mondo. Ma c’è un luogo in Umbria e più precisamente a Perugia dove il cioccolato diventa protagonista assoluto, un evento che celebra questa prelibatezza culinaria in tutte le sue forme e sfumature: Eurochocolate, uno dei festival del cioccolato più famosi e amati al mondo.

Tutto ebbe inizio nel 1993, quando un giovane imprenditore italiano di nome Eugenio Guarducci, di ritorno dall’Oktoberfest di Monaco di Baviera, ebbe l’idea e il desiderio di creare un festival del cioccolato che celebrasse il meglio di questa prelibatezza e portarlo nella sua Perugia. Con grande passione e determinazione, Guarducci mise in piedi la prima edizione di Eurochocolate a Perugia, la pittoresca città nel cuore verde dell’Italia.

Perugia, con la sua ricca tradizione cioccolatiera risalente a Luisa Spagnoli, si rivelò il luogo ideale per ospitare un evento di questo genere. Il festival ebbe un inizio modesto, ma la sua reputazione crebbe rapidamente, attirando appassionati di cioccolato da tutto il mondo.

Negli anni successivi, Eurochocolate ha conosciuto una crescita costante, diventando uno dei festival del cioccolato più importanti a livello globale. Le strade di Perugia si riempivano di bancarelle che offrivano ogni tipo di prodotto al cioccolato artigianale immaginabile: praline, tavolette, truffles, cioccolatini e molto altro. Il festival non era solo una festa per gli amanti del cioccolato, ma anche un’opportunità per i produttori locali e nazionali di mostrare le loro creazioni e la loro arte. Oggi Eurochocolate, da dopo il Covid – 19, ha spostato la sua sede a Bestia Umbra a Umbria Fiere, ma lasciando tra i vicoli di Perugia qualche stand cioccolatoso per i più curiosi.

Oltre a deliziare il palato dei visitatori, Eurochocolate ha un obiettivo educativo. Il festival promuoveva la conoscenza del cioccolato, dalla sua storia millenaria alle moderne tecniche di produzione con laboratori, seminari, degustazioni di cioccolato o abbinamenti ai vini e liquori in cui esperti cioccolatieri spiegavano le sfumature della produzione di cioccolato e svelavano i segreti dei gusti unici dei vari tipi di cacao e ancora cooking show con dimostrazioni di Chef e Maestri cioccolatieri di fama mondiale.

Eurochocolate è una vera e propria esperienza culturale, un viaggio attraverso il mondo del cioccolato, dalla sua storia alle sue sfumature più moderne. Questo festival ha saputo conquistare i cuori di appassionati di cioccolato di tutte le età e nazionalità, dimostrando quanto possa essere potente il legame tra il cacao e l’umanità. Se amate il cioccolato, non c’è posto migliore in Europa per soddisfare la vostra passione di Eurochocolate. E, chissà, potreste persino scoprire nuovi lati di questa delizia che non avete mai immaginato.

Eurochocolate Perugia
13 -22 OTTOBRE

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I templari a Gubbio

Benvenuti nel cuore dell’Umbria, dove la storia si fonde con il fascino dei Templari. Gubbio, una pittoresca città medievale nasconde segreti che risalgono all’epoca dei Cavalieri Templari. In questo articolo, vi porteremo in un viaggio nel tempo per scoprire il legame affascinante tra Gubbio e i Templari, offrendo una vista panoramica di questo antico ordine e delle sue tracce nel cuore di questa città.

La storia dei Templari
Per comprendere appieno l’influenza dei Templari a Gubbio, è fondamentale gettare uno sguardo alla loro storia. L’Ordine dei Templari, noto anche come i Cavalieri Templari, fu fondato nel XII secolo durante le Crociate in Terra Santa. Questi cavalieri monaci guerrieri erano famosi per la loro abilità militare, la loro devozione religiosa e la loro incredibile ricchezza.

I Templari ebbero un ruolo significativo nelle Crociate, difendendo i pellegrini cristiani e accumulando una vasta quantità di ricchezze e proprietà in tutto il mondo conosciuto. La loro influenza si estese anche in Italia, e Gubbio non fu un’eccezione. Da un famoso scritto di un nobile Eugubino si legge di un certo Cavaliere Battista Sforzolini:

 “Battista Sforzolini, cavaliere del Tempio di Gerusalemme, fu uno dei più prodi guerrieri del suo tempo; fu sempre il primo in tutti i più pericolosi azardi; non si sottrasse mai ai pericoli, quasi sormontò co’l valore, e co’l senno, e nelle più spaventose mischie diede à vedere, che un cuore generoso non trova pericolo, che lo spaventi “.

I Templari a Gubbio
Gubbio, con la sua posizione strategica e la sua importanza storica, divenne un importante centro per i Templari in Italia. Questa città era un crocevia cruciale per i viaggiatori e i pellegrini diretti a Roma e aveva un ruolo chiave nella rete di insediamenti Templari in Italia. Il processo dell’Inquisizione fu inaugurato a Gubbio, nel palazzo della Chiesa di Santa Croce della Foce e nel palazzo del Vescovado.
Tra Gubbio e i comuni limitrofi di Scheggia e Pascelupo, Scheggia, Costacciaro, Sigillo, Fossato di Vico…sono molte le tracce e simboli come le croci Templari che testimoniano la presenza dei Templari nella terra umbra.
Gubbio è un tesoro nascosto per gli appassionati di storia e per coloro che sono affascinati dalla storia dei Templari. Questo affascinante viaggio vi permetterà di scoprire i segreti di questo antico ordine e di immergervi nell’atmosfera unica di una città che ha mantenuto viva la sua eredità Templare nei secoli.

Festa dei Ceri a Gubbio

Ogni anno, il 15 maggio, Gubbio si prepara alla Festa dei Ceri, un’antichissima quanto folkloristica tradizione popolare che trae le sue origini, quelle pagane, da antichi riti propiziatori che gli ikuvini (l’originario nome italico degli Eugubini) dedicavano alle divinità presenti nelle sette Tavole di Gubbio, in particolare la Dea Cerere e che oggi sono custodite nel Palazzo dei Consoli.
Un’altra origine, prettamente cristiana, celebra il Patrono di Gubbio, Sant’Ubaldo a partire dal maggio del 1160, nella ricorrenza della sua morte.

La Festa dei Ceri è una tradizione molto sentita dagli Eugubini e che racconta la storia di un popolo che trae dalle sue radici la forza d’essere: tra i protagonisti di questa festa ci sono i Ceraioli, coloro che portano il Cero e che li coinvolge anche come tradizione da tramandare di padre in figlio.

I Ceri, custoditi nella Chiesa di Sant’Ubaldo durante l’anno, sono strutture in legno costruiti con la forma di prismi ottagonali che si sovrappongono. Al fine di rinforzare la struttura, all’interno del prisma di legno  vi è  un telaio composto da un asse e la parte che fuoriesce si chiama “timicchione”: quello posto in alto diventa il supporto per issare il Santo, mentre quello in basso chiamato “barella”, viene utilizzato dai Ceraioli per trasportarlo durante la corsa attraverso le vie della cittadina sino a raggiungere il Monte Igino, ove si trova la Basilica del Santo con le spoglie riposte nel 1194.
I Santi che invece sono trasportati sui Ceri dai Ceraioli sono, oltre a Sant’Ubaldo, San Giorgio, Sant’Antonio, nell’ordine in cui sfilano. Se Sant’Ubaldo è il Patrono di Gubbio, San Giorgio è il protettore dei commercianti e Sant’Antonio dei contadini.

Il percorso della Corsa dei Ceri, che parte dalla Chiesa dei Neri, è lungo circa 4 km e termina poi con una grande festa tra i vicoli caratteristici di Gubbio tra assaggi enogastronomici, spettacoli e musica.

 

Insomma una vera e propria festa, sentita e amata dagli Eugubini quanto da tutto il popolo umbro e che richiama ogni anno tanti visitatori e turisti, curiosi di scoprire un’antica tradizione ricca di storia e peculiarità.

 Dal 1973 i Ceri sono finanche diventati il simbolo della Regione Umbra.

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