Luisa Spagnoli

Oltre la Moda e il Cioccolato, una Donna Filantropa all’Orizzonte

Luisa Spagnoli, un nome che evoca immediate immagini di moda raffinata e golosità cioccolatose. Tuttavia, il suo retaggio va ben oltre le passerelle e le prelibatezze. Oggi, vogliamo svelare il lato meno conosciuto di questa straordinaria donna: la sua anima filantropa.

Per chi, come me, ha avuto la fortuna di vagare per la pittoresca collina di Santa Lucia in giovane età, non era affatto raro incrociare dei coniglietti d’angora fuggiti dai giardini di Luisa.
Dopo le devastazioni della Seconda Guerra Mondiale, Luisa Spagnoli si appassionò a questi adorabili animali, iniziando non solo a crearne una collezione, ma a intuire un segreto che avrebbe rivoluzionato il mondo della moda: l’arte di pettinare, piuttosto che tosare, questi conigli.
Un gesto gentile che permetteva di ottenere un filato dalla morbidezza senza precedenti, un tessuto che coccolava la pelle come nessun altro.

E che dire dei suoi deliziosi cioccolatini? Il Bacio Perugina è un nome conosciuto in tutto il mondo, ma c’è un’altra tavoletta che porta il suo nome, una creazione che alcuni perugini chiamano affettuosamente “Carrarmato“, forse come omaggio alla sua tenacia e alla sua forza d’animo.

E infine, non possiamo dimenticare il contributo di Luisa Spagnoli alla creazione della Città della Domenica, il primo parco a tema d’Italia, nato grazie all’ingegno di suo figlio Mario nel 1963. Decise di trasformare i terreni di sua proprietà sul monte Pulito, nel quartiere di Ferro di Cavallo a Perugia, in un parco per il tempo libero delle famiglie, una sorta di città ideale che doveva inizialmente prendere il nome di “Spagnolia“.
Di enormi dimensioni per l’epoca (oltre 43 ettari di terreno), il parco presenta, immersi nella fittissima vegetazione umbra, aree faunistiche e strutture tematiche fiabesche.

Luisa Spagnoli è stata molto di più di una semplice icona di moda e cioccolato. È stata una donna visionaria, una filantropa generosa e un’ispirazione per le generazioni future. La sua eredità va ben oltre i confini delle passerelle e dei cioccolatini, un esempio luminoso di come la passione, la dedizione e la gentilezza possano plasmare il mondo a beneficio di tutti.



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I templari a Gubbio

Benvenuti nel cuore dell’Umbria, dove la storia si fonde con il fascino dei Templari. Gubbio, una pittoresca città medievale nasconde segreti che risalgono all’epoca dei Cavalieri Templari. In questo articolo, vi porteremo in un viaggio nel tempo per scoprire il legame affascinante tra Gubbio e i Templari, offrendo una vista panoramica di questo antico ordine e delle sue tracce nel cuore di questa città.

La storia dei Templari
Per comprendere appieno l’influenza dei Templari a Gubbio, è fondamentale gettare uno sguardo alla loro storia. L’Ordine dei Templari, noto anche come i Cavalieri Templari, fu fondato nel XII secolo durante le Crociate in Terra Santa. Questi cavalieri monaci guerrieri erano famosi per la loro abilità militare, la loro devozione religiosa e la loro incredibile ricchezza.

I Templari ebbero un ruolo significativo nelle Crociate, difendendo i pellegrini cristiani e accumulando una vasta quantità di ricchezze e proprietà in tutto il mondo conosciuto. La loro influenza si estese anche in Italia, e Gubbio non fu un’eccezione. Da un famoso scritto di un nobile Eugubino si legge di un certo Cavaliere Battista Sforzolini:

 “Battista Sforzolini, cavaliere del Tempio di Gerusalemme, fu uno dei più prodi guerrieri del suo tempo; fu sempre il primo in tutti i più pericolosi azardi; non si sottrasse mai ai pericoli, quasi sormontò co’l valore, e co’l senno, e nelle più spaventose mischie diede à vedere, che un cuore generoso non trova pericolo, che lo spaventi “.

I Templari a Gubbio
Gubbio, con la sua posizione strategica e la sua importanza storica, divenne un importante centro per i Templari in Italia. Questa città era un crocevia cruciale per i viaggiatori e i pellegrini diretti a Roma e aveva un ruolo chiave nella rete di insediamenti Templari in Italia. Il processo dell’Inquisizione fu inaugurato a Gubbio, nel palazzo della Chiesa di Santa Croce della Foce e nel palazzo del Vescovado.
Tra Gubbio e i comuni limitrofi di Scheggia e Pascelupo, Scheggia, Costacciaro, Sigillo, Fossato di Vico…sono molte le tracce e simboli come le croci Templari che testimoniano la presenza dei Templari nella terra umbra.
Gubbio è un tesoro nascosto per gli appassionati di storia e per coloro che sono affascinati dalla storia dei Templari. Questo affascinante viaggio vi permetterà di scoprire i segreti di questo antico ordine e di immergervi nell’atmosfera unica di una città che ha mantenuto viva la sua eredità Templare nei secoli.

Mostaccioli

Nel mese di settembre, tipicamente conosciuto per la raccolta dell’uva e della vendemmia, troviamo un famoso dolce tradizionale dell‘Umbria: i mostaccioli

Secondo la tradizione i mostaccioli erano il dolce preferito di San Francesco che assaggiò questi biscotti “boni e profumosi”, come diceva il santo, durante il suo primo soggiorno romano.

Ad offrire quello che sarebbe diventato il suo perenne “peccato di gola” fu Jacopa de’ Settesoli, nobildonna romana, che divenne una collaboratrice del neonato movimento francescano e una cara amica di San Francesco tanto da chiamarla affettuosamente Frata Jacopa. Si racconta che tali dolci piacevano talmente tanto a san Francesco da desiderarli anche in punto di morte!

Ingredienti
Farina 600 g
Zucchero 200 g
Uvetta 50 g
Lievito di birra 50 g
Mosto 300 ml
Scorza di 1 limone
Olio extravergine d’oliva 2 cucchiai
Semi di anice (se graditi)

Preparazione
Dopo aver setacciato la farina, sistematela a fontana e aggiungete l’olio, lo zucchero, l’uva sultanina e i semi di anice. Impastate il tutto e, una volta sciolto il lievito di birra nel mosto, aggiungetelo al composto, continuando a impastare fino ad ottenere un impasto facilmente staccabile dal piano di lavoro.

A questo punto allungate l’impasto con le mani ottenendo un cilindro, tagliatelo in pezzetti e date ai vostri mostaccioli l’aspetto che preferite: a rombo o a forma di una piccola ciambella. Poi disponeteli sulla teglia con la carta da forno. Infornateli a 180 gradi e lasciateli cuocere per circa 30 minuti. Una volta pronti, spolverateci un po’ di zucchero a velo.

Curiosità
Il mosto cotto era un dolcificante tipico di tutta l’Italia contadina e si otteneva facendo cuocere per molte ore il mosto fresco in recipienti bassi e larghi di rame. Con il passare del tempo questo squisito ingrediente, ma di lunga preparazione, è stato sostituito dallo zucchero.

Il mosto cotto si produce pigiando uva ben matura, avente qualità zuccherina superiore a quella richiesta per la produzione del vino (23-25% di zuccheri), filtrandone successivamente il succo ottenuto. Dopo di ciò, il succo viene cotto in recipienti tradizionalmente di rame o terracotta, ma oggi sostituiti dall’acciaio inox. Una volta fatto bollire, si continua a cuocere a fuoco lento per varie ore, fino a che il liquido si restringe di un quarto rispetto al volume iniziale. In molte regioni del sud sono famosi i “mostaccioli”, dolci a base del mosto cotto, ma con una forma a rombo che li differenzia dalla nostra tradizione.

Copyright foto La gazzetta del gusto
Umbriatourism

Foliage in Umbria

Il Cuore Verde d’Italia in autunno si scalda di colori: l’Umbria da settembre si accende di rosso, giallo e arancione!

La natura dopo la calura estiva soffia tra i suoi colori più belli e abbandonando temporaneamente il verde si colora prima dell’arrivo dell’inverno. L’autunno in Umbria è fatto dell’odore delle foglie, della legna che brucia nei primi caminetti che si accedono.

E’ stagione di vendemmia e di molitura delle olive, quindi di ribollire dei mosti e dei frantoi dove assaggiare la bruschetta con l’olio nuovo.

Non perdere una passeggiata in bicicletta lungo la Strada del Sagrantino, dai vitigni color porpora, o una passeggiata nei boschi, come al Bosco di San Francesco in Assisi, dove ammirare il foliage autunnale, o vai con i bambini a raccogliere i ricci delle castagne nella zona di Città di Castello.

Noleggio Bici

Tra i filari del Sagrantino

Esplora il Bosco FAI

Gioiello naturale del paesaggio umbro, luogo di armonia e pace ai piedi della grandiosa Basilica di San Francesco in Assisi.

Esplora Città di Castello

La via di Francesco da nord in bici

Cosa fare in Umbria a settembre? Te lo dice UmbriaSì

Scopri l’Umbria a settembre nel mese che comincia a profumare di vendemmia e di inizio autunno.
Immergiti in un mondo di bellezza naturale, cibo delizioso e tradizioni affascinanti.
Preparati a scoprire cosa fare in Umbria durante questo mese ricco di eventi e emozioni.

  1. Autunno tra Vigneti ed eventi dedicati al Vino!
    Segna nella tua agenda il 15-17 settembre la I Edizione di UWine, il festival culturale del vino con musica live, food track e tante iniziative che si terranno nel centro storico di Perugia.

Approfittane per scoprire Perugia passeggiando nella storia in famiglia 

  1. Feste Medievali

Settembre in Umbria è anche il mese delle feste medievali, quando le città si trasformano in ambientazioni da fiaba.
Uno degli eventi più rinomati è la “Giostra della Quintana” a Foligno, una competizione di abilità cavalleresche che riporta indietro nel tempo. Costumi sfarzosi, tornei e spettacoli ti faranno sentire come se ti trovasti in un racconto di re e regine.

Vieni a vivere Foligno nella quiete delle Abbazie

  1. Escursioni nella Natura

Con temperature più miti, settembre è il momento ideale per esplorare la natura incontaminata dell’Umbria. Passeggia tra i boschi, escursioni lungo i sentieri panoramici e visite ai laghi pittoreschi offrono un contatto ravvicinato con la bellezza paesaggistica della regione. Non dimenticare la macchina fotografica per catturare i momenti più suggestivi.

Scopri il Bosco di San Francesco, bene del FAI un gioiello naturale  di paesaggio umbro, luogo di armonia e pace ai piedi della grandiosa Basilica di San Francesco in Assisi.

Cosa fare in Umbria ad agosto? Te lo dice UmbriaSì

Scopri l’Umbria ad agosto: Un’esplosione di emozioni sotto il sole estivo!

Benvenuti amanti delle avventure estive e dei luoghi incantevoli! Se state cercando la meta perfetta per trascorrere un agosto indimenticabile, non cercate oltre: l’Umbria è pronta a stupirvi con la sua bellezza mozzafiato, la cultura ricca e le emozioni travolgenti. Preparatevi a vivere un’esperienza indimenticabile mentre vi porto alla scoperta di questa meravigliosa regione italiana durante il caldo mese di agosto!

Avventure nella natura:
L’Umbria è una regione di una bellezza straordinaria, e ad agosto, la sua natura si rivela in tutto il suo splendore. Escursioni a piedi o in mountain bike attraverso i sentieri panoramici vi porteranno a scoprire angoli segreti di questa terra incantata. Fate tappa presso il Lago Trasimeno per praticare sport acquatici o semplicemente rilassarvi sulla riva e godervi la vista mozzafiato.

Approfittane per scoprire I Borghi e le Colline del Trasimeno

Borghi medievali:
Immaginatevi catapultati indietro nel tempo, con stradine lastricate, archi antichi e torri di guardia. Gli affascinanti borghi medievali dell’Umbria sono una gioia da esplorare. Non perdete Assisi, città di San Francesco, con la sua atmosfera mistica e la maestosa Basilica di San Francesco. Spoleto e Gubbio vi conquisteranno con la loro storia e i panorami pittoreschi.

Approfittane per vivere un weekend gustoso in Umbria tra i borghi più belli d’Italia

Suoni Controvento
15 luglio – 20 settembre 2023
In occasione di Suoni ControVento 2023 abbiamo selezionato per te alcune date per vivere una esperienza unica!

Scopri i concerti e e prenota con noi!

Voli in mongolfiera:
C’è un modo davvero speciale per ammirare l’Umbria da un’altra prospettiva: salite a bordo di una mongolfiera! Sorvolando paesaggi mozzafiato e città storiche, vivrete un’esperienza unica e indimenticabile.

Un viaggio nel Cuore dell’Umbria 

Cosa fare in Umbria a luglio? Te lo dice UmbriaSì

Spoleto Festival dei due mondi
23 giugno – 09 luglio 2023

Torna in scena il festival dedicato alle arti performative, il più antico d’Italia e alla sua 65° Edizione.
La città di Spoleto protagonista  e palcoscenico di questi spettacoli dal  23 giugno al 9 luglio tra Musica, Opera, Danza, Teatro, Arte.

Approfittane per scoprire Spoleto!

Umbria Jazz 2023 – 50° Edizione
7 luglio – 16 luglio 2023

Umbria Jazz è il festival musical dedicato al mondo del Jazz più importate in Italia e tra più influenti al mondo.
Un festival tra le note calde del Sax e quelle ritmiche della tromba che risuonano tra i vicoli del Centro Storico di Perugia.

Approfittane per scoprire Perugia!

Suoni Controvento
15 luglio – 20 settembre 2023

In occasione di Suoni ControVento 2023 abbiamo selezionato per te alcune date per vivere una esperienza unica!

Scopri i concerti e e prenota con noi!

Cuore Verde d’Italia 

Finalmente luglio! Quale migliore occasione per immergerti nel  verde dell’Umbria tra le sue fresche cascate, le sue fonti, i laghi… Un tuffo nella natura per rilassarti e rigenerare il corpo e il cuore.

Un viaggio nella natura!

Umbria Jazz 2023

Finalmente ritorna Umbria Jazz, l’evento musicale più atteso in Umbria!

Umbria Jazz è il festival musical dedicato al mondo del Jazz più importate in Italia e tra più influenti al mondo.
Un festival tra le note calde del Sax e quelle ritmiche della tromba che risuonano tra i vicoli del Centro Storico di Perugia e i suoi palchi  distribuiti in location con cornici storiche mozzafiato, come il palco di Piazza IV Novembre, la Jazz Jam Session al Teatro Morlacchi, i concerti per i puristi alla Galleria Nazionale dell’Umbria,  fino al Main Stage situato all’arena Santa Giuliana per i concerti dei grande artisti italiani e internazionali che hanno varcato la porta di Umbria Jazz.

Lo stesso Herbie Hancock, presente anche quest’anno ad Umbria Jazz, descrive così il festival:

“È il luogo in cui bisogna essere in questo periodo dell’anno”

Lo sapevi che Umbria Jazz è stato anche citato nella puntata n.16-stagione 33 de I Simpsons?

Ripercorriamo insieme le origini di Umbria Jazz

Nasce nel 1973 (quest’anno festeggia i suoi 50 anni!) per volontà di Carlo Pagnotta, gestore di una bottega di abbigliamento e soprattutto grande appassionato di musica Jazz che desiderava portare nella sua Umbria un festival dedicato a questo genere musicale. La storia narra che ebbe l’idea o la folgorazione Jazz in un bar storico di Via Mazzini, oggi chiuso.
Il primo concerto si svolse proprio ne 1973, nel teatro naturale della Villalago a Piediluco, in provincia di Terni. Altre location destinare ai palchi erano Perugia proprio in Piazza IV Novembre dove fecero il proprio esordio italiano i Weather Report, e ancora Gubbio, proprio per dare l’idea di un festival musicale che abbracciasse tutta l’Umbria.

Non è sempre filato tutto liscio…

Nei difficili e bollenti anni ‘70-’80, tra scontri e idee politiche contrastanti tra la “musica nera” e la “musica bianca”, Umbria Jazz non vide la luce dei palchi nel 1978 fino al 1982!

Il ritorno

L’anno della sua “rinascita” risale al 1982 con novità e cambiamenti come l’introduzione del biglietto di ingresso per alcuni concerti, fino ad allora gratuiti.
Nel 1985 nacque l’Associazione Umbria Jazz che gestisce l’evento e il marchio Umbria Jazz che invece rimane di proprietà della Regione Umbria.
Altra novità è la scelta di Perugia come città ospitante Umbria Jazz con solo alcuni concerti tenuti negli anni a Terni, Assisi, Gubbio. Oppure con l’edizione di Umbria Jazz Winter Edition che si tiene ogni anno a dicembre a Orvieto.

Le vie che suonano

Durate Umbria Jazz, che si tiene ormai da tradizioni per 10 giorni nel mese di luglio, è possibile assistere e ascoltare musicisti, jazzisti, cantanti che si esibiscono lungo tutto corso Vannucci, creando atmosfere uniche tra le note del Jazz, Blues, Gospel, Soul, Rhytm’n’Blues…
Famosi per i loro concerti itinerari sono, per esempio, i Funk Off!

La potenza è Umbria Jazz è l’aver creato un evento di Musica Jazz in Italia, con tutte le sfumature che vanno dal blues alla musica raggae, dal pop al soul, tra grandi artisti e artisti emergenti, tra musica “in strada” e grandi palchi. Un evento in grado di far emozionare e riunire tutti, grandi e piccini, sotto le note del Jazz.

Citando Alessandro Baricco nel suo monologo teatrale Novecento:

“Quando non sai che musica è,
allora è Jazz!”

Alcuni grandi artisti che hanno partecipato in questi anni a Umbria Jazz

Alicia Keys 
Art Blakey 
B.B. King
Carlos Santana 
Diana Krall 
Earth, Wind & Fire 
Elton John 
Eric Clapton 
Herbie Hancock 
Johnny Depp 
Lady Gaga 
Liza Minnelli 
Massive Attack 
Mika 
Phil Collins 
Pino Daniele 
Prince 
Simply Red 
Stefano Bollani 
Sting
The Chainsmokers 
Tony Bennett 
Vinicio Capossela 

La Cascata delle Marmore

La Cascata delle Marmore, formata dal Velino e dal Nera, affluenti del Tevere, è una delle attrazioni naturalistiche più visitata in Umbria, benché sia una cascata artificiale, ha origini antichissime che risalgono già all’epoca romana, nel 271 a.C: è in questa data che il console romano Manio Curio Dentato con un ingegnoso intervento idraulico, fece costruire un canale al fine di far defluire le acque che stagnavano del Velino nella Sabina (pianura reatina), pericolose per la popolazione vicina, verso il fiume Nera. L’intervento fu cosi chiamato e conosciuto nel tempo come “Cavo Curiano”.
Altri interventi fatti per contrastare gli allagamenti nei periodi di piena dei fiumi risalgono al 1422, a cura dell’ingegnere Aristotile Fioravanti e affidati da Braccio Fortebraccio da Montone. In quest’occasione fu realizzato un nuovo canale chiamato “reatino”. Altri interventi risalgono nel 1547 da Antonio Da Sangallo, su commissione di Papa Paolo III con la costruzione di un terzo canale. Nel 1601 l’architetto Giovanni Fontana realizzò il canale “clementino” in onore di Papa Clemente III. Infine nel 1787 l’architetto Andrea Vici fece l’ultimo intervento che consegnò alla Cascata delle Marmore l’aspetto attuale.

Ad oggi la Cascata delle Marmore risulta la più alta cascata artificiale d’Europa.

CURIOSITÀ

  • Il nome deriva dalla ricchezza di carbonato di calcio sulle rocce che ricorda il marmo bianco.
  • Oggi la Cascata non è solo un’importante attrazione turistica e naturalistica per la ricchezza di flora e fauna, dalle alghe, muschi, felci, insetti, pesci, rettili, uccelli e piccoli mammiferi, ma è anche utilizzata per la produzione idroelettrica.
  • La Cascata non è sempre aperta a pieno regime (Attenti agli orari di apertura così da non perdere questo affascinante momento!!), e questo permette di ammirare la bellezza e la ricchezza della vegetazione che si mostra quando il flusso d’acqua della cascata è chiusa. La sua apertura viene annunciata attraverso un segnale acustico. Meravigliosa la vista dell’acqua che si getta con forza e crea, nelle giornate di sole, un meraviglioso arcobaleno. È possibile accedere alla Cascate sia dal Belvedere superiore sia dal Belvedere inferiore.
  • La notte le acque della cascata, quando aperte, sono illuminate da un impianto di illuminazioni a led.
  • La bellezza del Parco della Cascate delle Marmore è data anche dal poter ammirare lungo il percorso le grotte che l’acqua ha scavato nei secoli con stalattiti e stalagmiti nel travertino: alcune si possono visitare e la più famosa è la GROTTA DEGLI INNAMORATI

UNA ROMANTICA LEGGENDA

Lo Gnefro, una creatura fatata e leggendaria della cultura popolare umbra, narra la storia della ninfa di nome Nera invaghita del pastore Velino. La dea Giunone, che non accettava un amore tra una ninfa e un essere umano, trasformò la ninfa Nera in un fiume. Velino, credendo che la Ninfa Nera stesse affogando in quelle acque sino ad allora sconosciute, vi si gettò. Giove però, intenerito dal puro amore, trasformò anche il pastore Velino in fiume. Da allora il fiume Nera e fiume Velino poterono stare insieme per l’eternità.

LO SAPEVI CHE

  • Il soprano Gina Palmucci, profondamente innamorata del suo territorio, essendo di origini ternane, scelse come suo nome d’arte Nera Marmora;
  • La Cascata delle Marmore è stata dipinta da diversi pittori e raccontate da importanti letterali come Lord Byron;
  • È presente in molti film come Intervista di Federico Fellini nel 1987, la Sindrome di Stendhal di Dario Argento nel 1996, e ancora in fiction come Don Matteo;
  • Nel 2011 è la location per il concerto con l’orchestra
    “I Filarmonici di Roma” e nel 2012 il concerto per il “Tributo a Sergio Endrigo” di Simone Cristicchi;
  • Nel 2017 è protagonista della campagna pubblicitaria per la promozione del Turismo in Umbria insieme alla ex tuffatrice italiana Tania Cagnotto;
  • A gennaio 2023 è stata la location per la prova in esterna della trasmissione MasterChef.

 

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Le Acque dell'Umbria

Cosa fare in Umbria a giugno? Te lo dice UmbriaSì

Le infiorate di Spello 
10 – 11 giugno 2023

Ogni anno Spello si colora con le bellissime sfumature dei petali dei fiori che diventano delle vere e proprie opere d’arte con tappeti e quadri che invitano gli spettatori a fermarsi e ammirare i motivi ricreati con maestria tra geometrie e ancora rappresentazioni di carattere religioso.
L’evento è un omaggio alla processione del Corpus Domini ed è una lunga tradizione risalente al XVIII secolo.  

Approfittane per scoprire Spello!

Il Perugino “Il Meglio Maestro d’Italia”
4 marzo – 11 giugno 2023


Ultimi giorni per visitare la Mostra per il 500imo anniversario dalla morte di Pietro Vannucci alla Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia dal nome il Meglio Maestro d’Italia” così come fu definito nel 1500 da Agostino Chigi, grande estimatore d’arte e mecenate del suo tempo.

Perugino Last Call!

Umbria Medievale 

Giugno, in particolare, è il mese delle rievocazioni medievali, un patrimonio culturale che racconta la storia attraverso giochi, palii, tornei, gare, regate, tradizioni enogastronomiche e usi e costumi di un tempo...

Vivi la storia

Cuore Verde d’Italia 

Finalmente giugno! Quale migliore occasione per immergerti nel  verde dell’Umbria tra le sue fresche cascate, le sue fonti, i laghi… Un tuffo nella natura per rilassarti e rigenerare il corpo e il cuore.

Un viaggio nella natura!